Le colonnine di ricarica veloce Supercharger di Tesla diffuse anche in Italia, rappresentano un vantaggio per i possessori di auto elettriche.
Nell’era della transizione a una mobilità di tipo elettrico e a zero emissioni, oltre a un parco auto da rinnovare, con il passaggio dal motore termico tradizionale a uno elettrico, a batteria, anche il panorama e lo scenario delle stazioni di rifornimento dei veicoli dovrebbe cambiare. E già lo sta facendo.
Nelle città ma non solo, lungo le autostrade e anche nei Comuni più piccoli, si stanno diffondendo le stazioni per la ricarica delle auto elettriche, le cosiddette colonnine, oltre naturalmente a coloro che lo fanno comodamente a casa e che provvedono a montarne una nei pressi della loro abitazione.
E in questo ambito non poteva che essere protagonista la casa automobilistica leader dell’elettrico, Tesla, che anche in Italia è presente con i suoi Supercharger, delle stazioni di ricarica veloce all’avanguardia a corrente continua di proprietà dell’azienda di Elon Musk, se prima riservate solo alle auto del brand, dal 2022 per tutti i veicoli elettrici, non tutte le stazioni e a prezzi leggermente maggiorati.
Basterà scaricare l’app Tesla e proseguire secondo le indicazioni. A disposizione anche degli abbonamenti che potrebbero risultare più convenienti, per esempio quello da 12,99 euro al mese. Il pagamento avviene tramite carta di credito o IBAN del conto corrente per addebito. I prezzi, a seconda delle fasce orarie variano da 0,60 a 0,67 euro/kWh con abbonamento, da 0,74 a 0,83 euro/kWh senza abbonamento.
Al momento nel nostro Paese si possono contare in numero 50 stazioni di ricarica Supercharger, con almeno 500 colonnine distribuite uniformemente in tutta Italia, comprese le isole. Ma quale è la differenza tra la ricarica che si può effettuare collegando l’auto alla colonnina di casa, quindi alla rete elettrica domestica, e quella effettuata collegandola alla stazione Supercharger?
Un esempio ci serve per chiarire l’argomento. Le batterie, come quella dello smartphone, funzionano in corrente continua, invece la rete di distribuzione funziona a corrente alternata, che tra i vantaggi ha sicuramente quello di essere più economica perché anche più facile da trasportare.
Poniamo quindi proprio il caso di collegare l’auto ad una fonte di corrente alternata: in questo caso il trasformatore dovrà prima convertire la corrente in continua e poi trasferirla alle batterie. È qui che sta l’importanza della stazione di ricarica Supercharger, in cui il passaggio appena descritto è a carico della colonnina non del trasformatore, che invia direttamente alla batteria corrente continua.
Il trasformatore dell’auto non entra proprio in funzione, perché la colonnina Supercharger lo bypassa, anche perché dobbiamo considerare che nell’operazione sarebbe anche molto più lento. I vantaggi di ricaricare la propria auto presso una stazione Supercharger dunque sono più di uno, ecco perché conviene farlo qui.