Se sei alla ricerca di un’auto usata devi sapere che c’è una terza via tra l’acquisto da un concessionario e quello da un privato che può farti risparmiare un bel po’ di soldi.
Un buon affare per essere tale deve essere conosciuto e ben pianificato. Imparare a prendere una auto all’asta giudiziaria è una strategia di business che ha i suoi vantaggi; basta conoscere bene i meccanismi e evitarne le insidie che si possono incontrare sul percorso.
Un’asta giudiziaria può essere di due tipi: con incanto e senza incanto. Alla prima categoria appartengono quelle aste che si svolgono a rilancio a partire da una base d’asta stabilita all’apertura della gara, ad aggiudicarsi l’auto è il migliore offerente.
La seconda categoria è definita senza incanto e riguarda quella modalità di asta giudiziaria che si svolge “al buio”. Avviene cioè tramite offerte consegnate in busta chiusa dai diversi partecipanti all’asta. Una volta aperte le buste, la cancelleria del tribunale è in grado di stabilire l’aggiudicatario purché il prezzo superi almeno del 20% il valore base indicato nell’offerta.
Ad un asta giudiziaria possono partecipare tutti ad eccezione del debitore, e sono tenuti a versare una cauzione del 10% del prezzo della base d’asta. Inoltre i partecipanti possono visitare il veicolo ma non possono avviarlo per un giro di prova, quindi il consiglio è quello di prevedere eventuali interventi sull’auto.
In un asta giudiziaria le tipologie di veicoli sono svariate. Possono essere auto vecchie o in cattivo stato. Si tratta, infatti, di beni frutto di sequestri, pignoramenti, fallimenti o corpi del reato. Si possono trovare però anche ottime auto usate ad un prezzo buono, ma il rischio latente è che, per errate valutazioni, si possa essere aggiudicatari di un mezzo difettoso o malfunzionante.
Anche per questo, consigliamo, durante la perizia richiesta al custode giudiziario, di affiancarsi ad un perito o un autoriparatore esperto in grado di quantificare una stima del danno potenziale. In ogni caso la legge non permette il recesso è quindi gli eventuali costi di riparazione sono interamente a carico dell’aggiudicatario.
Non c’è quindi nessuna garanzia. L’atto di vendita è sostituito dal verbale di aggiudicazione all’asta in originale o in copia conforme e marca da bollo. Se il veicolo è sprovvisto del libretto di circolazione o del Certificato di Proprietà è possibile chiedere al Pra un duplicato presentando la dichiarazione di mancanza dei documenti fatta sul verbale dal banditore dell’asta.