Condizionatore auto, svelati i consumi di carburante quando lo usi I Ti conviene aprire il finestrino, lo paghi caro il fresco
Il condizionatore in auto è un comfort a cui è impossibile rinunciare, ma ha un prezzo da pagare che incide sui costi del carburante.
L’arrivo dell’estate e l’aumento delle temperature ha visto già molti automobilisti azionare il condizionatore a bordo delle proprie vetture. Un comfort irrinunciabile, specie durante viaggi molto lunghi e quando il caldo si fa torrido. Ma la qualità di viaggio e questa piacevolezza di guida hanno un prezzo.
Il climatizzatore dell’auto funziona assorbendo energia dal motore, quindi quando lavora molto, avrà un costo non proprio irrisorio da pagare. Il conducente si accorge di questo aspetto anche quando viaggiando con il climatizzatore accesso e costante, deve premere leggermente di più sull’acceleratore. Il consumo del condizionatore auto consuma in energia almeno 2 o 3 kW tradotti in costi di carburante, la sua fonte energetica, 1 su 10 euro in serbatoio.
Visto il considerevole consumo di carburante, o nel caso di auto con alimentazione a batteria, le elettriche, quando si è a riserva, è meglio evitare di tenere acceso il climatizzatore. E ancora se il viaggio è molto breve, magari su una strada urbana, non trafficata, è consigliato aprire i finestrini, utili anche appena si sale in macchina, per far stemperare l’aria prima di azionare il condizionatore. Così aiuteremo anche il portafogli.
Il condizionatore in auto, un comfort da pagare
Consideriamo anche che verso la fine del viaggio, quando si spegne il condizionatore, questo per quasi un altro minuto continua a emettere aria fredda. Comunque con dei comportamenti corretti e delle buone abitudini è possibile risparmiare qualcosa e utilizzare in maniera più efficiente il climatizzatore. Innanzitutto è buona norma controllarne il funzionamento prima della stagione più calda e eseguire la manutenzione dei filtri regolarmente.
Mantenere l’aria che si respira nell’abitacolo pulita e igienizzata è fondamentale anche per la salute. Scegliere poi una temperatura ideale, di solito tra i 19 e i 22 gradi e saper orientare le bocchette di ventilazione in modo che il flusso d’aria si diffonda in modo omogeneo per tutti i passeggeri.
Alcuni consigli per risparmiare
Un’altra operazione da fare è la ricarica del condizionatore, che si può effettuare anche con il fai da te, risparmiando un po’di denaro, lo si fa aggiungendo del gas liquido nell’impianto, esistono kit in commercio per farlo. Se non si è in grado o non si ha tempo, rivolgersi a un’officina specializzata.
Una buona abitudine è quella di non accendere il condizionatore dell’auto appena si mette in moto ma poco dopo, farlo e metterlo in funzione gradualmente, anche per evitare sbalzi termici tra l’esterno all’interno a se stessi e alle persone a bordo e per evitare di sottoporre anche il motore, quando è freddo, a stress.