Cos’è il diario digitale contro lo truffe dei km scalati
Uno dei principali accorgimenti da prendere quando si tratta di acquistare un’auto usata, è quello di controllare i chilometri percorsi dalla stessa e soprattutto accertarsi nel limite del possibile che questi chilometri siano “effettivi” ossia che non ci sia stata manomissione da parte di qualcuno. Questo fenomeno, o meglio questa tipologia di truffa, è purtroppo diventato all’ordine del giorno e con il tempo ha saputo adeguarsi alle innovazioni tecnologiche che le case automobilistiche hanno pensato di implementare sulle proprie vetture. Ridurre i chilometri di un’auto usata vuole dire farne accrescere notevolmente il valore e soprattutto renderla più appetibile all’acquirente ignaro di ritrovarsi tra le mani una vettura che ha percorso anche decine di migliaia di chilometri in più. Fino a qualche anno fa l’operazione era più che semplice: probabilmente tutti coloro che vendevano un’auto erano in grado di aprire il cruscotto e far girare le rotelle del contachilometri. Oggi, invece, c’è bisogno di intervenire sui sistemi elettronici, sulle centraline e di questo possono occuparsi soltanto dei veri e propri esperti della contraffazione che aleggiano sulle autovetture di seconda mano. Ma per fortuna la ricerca si sta muovendo anche per combattere queste truffe. La Bosch in particolare sta facendo passi da gigante per sviluppare sistemi che proteggano l’automobile ed i consumatori.
L’azienda tedesca, produttrice di componentistica globale per auto nel corso dell’ultimo Bosch Connected World 2017 tenutosi a Berlino, un evento dedicato alle nuove tecnologie applicate al mondo dei motori che ha visto partecipare oltre 2.700 persone e diversi grandi esponenti del mondo dei motori, ha presentato nuova idea propri per mettere fine alle frodi sui chilometri contraffatti delle auto usate. La tecnologia si chiama BlockChain e rappresenta un sistema cloud (condiviso) dove si inseriscono i chilometraggi della autovetture, difficile fa alterare e che può permettere a chiunque e da qualunque postazione abbia una connessione ad internet di verificare i reali chilometri percorsi dall’autovettura in questione. Il BlockChain si basa, quindi, su un sistema di dababase decentrato che invia le informazioni ad altri PC rendendo praticamente impossibile la falsificazione dei dati. Chi deve acquistare un’auto usata, che si tratti di un privato o di un compro auto tipo Car2Cash, grazie a queste informazioni può essere certo del chilometraggio dell’autovettura e smascherare immediatamente eventuali tentativi di frode. Ma non è tutto. Bosch vorrebbe installare questo dispositivo su tutte le autovetture di prossima generazione, rendendo disponibile un’app dedicata che renderebbe davvero quasi definitivamente superato questo fenomeno.
Il problema dei contachilometri falsificati brucia circa 5 miliardi di euro in quanto a danni causati agli acquirenti ignari. E’ molto importante fare attenzione a tanti piccoli particolari che possono farvi accorgere se un’autovettura può avere realmente i chilometri indicati dal tachimetro. Ad esempio l’usura dei sedili, delle pelli, delle plastiche presenti nell’automobile, oltre ovviamente a verificare i tagliandi originali dove ad esempio le vetture tedesche hanno un sistema di controllo automatico su queste operazioni e soprattutto controllare la parte del motore che maggiormente subisce l’usura nel corso del tempo.