Se la sfortuna ha colpito prima Sebastien Loeb e poi Carlos Sainz, in Peugeot temevano fosse il turno di Stéphane Peterhansel, ma per la fortuna degli uomini della Peugeot la maledizione della leadership non si è manifestata. Ma la tappa non è stata vinta da una Peugeot, bensì dalla Mini di Nasser Al-Attiyah, con la Peugeot che ha preferito mantenere una tattica conservativa dato l’enorme vantaggio del candidato alle 12 vittorie della Dakar. Così, all’attacco del principe del Qatar è andato Sebastien Loeb, che ha chiuso alle sue spalle, mentre Peterhansel ha concluso quarto con 9’05” di ritardo, con il vantaggio che ora scende a 51’55”, ma è ancora amplissimo. Ricordiamo che il risultato è ancora sub judice per la decisione di secondo grado sul ricorso presentato dal team X-Raid in merito al rifornimento del francese, contestato prima ai commissari sportivi e ora alla FFSA. Peterhansel, dunque, può ora amministrare un enorme vantaggio sfruttando Loeb e Despres, mentre Al-Attiyah si è staccato dai compagni di squadra e si è costruito la sua gara da solo, senza cercare alcun tipo di collaborazioni. Da registrare, però, il quarto posto di Mirkko Hirvonen in classiica generale, terzo nella tappa odierna, mentre il secondo gradino del podio è andato alla Toyota Hilux di Geniel De Villiers, tagliato fuori dalla lotta al vertice.