Distributori automatici benzina, occhio se usi la carta di credito I Metti 20€ e te ne ritrovi 100 in meno: è tutto legale
Ci capita spesso di mettere, presso un distributore automatico di benzina, rifornimento con bancomat o carta di credito un importo di circa 20 euro, e di vedervi contemporaneamente fermare sul conto, non si sa come e perchè, una cifra di gran lunga superiore? Vi spieghiamo perchè.
Si tratta dell’informazione che mostra il display, ovvero il massimo importo erogabile di 98 euro. Ebbene, se non vi è ancora capitato siete fortunati, a molti non è andata bene. Sono numerosi i casi segnalati dai quali si deduce che si tratta di una prassi molto diffusa la cui dinamica è molto simile.
Analizzando i numerosi casi si nota come l’importo di carburante che si acquista, qualunque sia: parliamo di 10, 15, 20 o 50 euro, veda in ogni caso l’aggiunta della valutazione forfettaria di un pieno, senza che questo venga segnalato al cliente.
L’unica traccia effettiva la si nota sul conto corrente dei clienti che, al momento di pagare, si vedono modificare ingiustamente e senza avvisare la disponibilità del proprio conto in negativo.
Infatti, nella maggioranza dei casi, si scopre solo se casualmente e in quel preciso momento si controlla il conto o se sulla carta si ha una disponibilità limitata poichè non è possibile effettuare nessun altro acquisto di pari importo, parliamo quindi di circa 100 euro in meno.
100 euro riavuti dopo giorni
La cosa, però, potrebbe passare tranquillamente inosservata: se non ci si accorge che quella cifra è di fatto bloccata, dopo qualche giorno la stessa viene liberata e il gioco è fatto, ma per fare ciò parliamo anche di 15 giorni. Pertanto sorge la fatidica domanda; cosa succede nell’arco di quei giorni ai nostri soldi? Nulla, semplicemente vengono congelati in attesa della banca
Intanto ecco una storia riguardante la vicenda: “Sono andato a fare benzina una sera prima di rientrare a casa, quando vi era solo il self service, non avevo contanti e ho usato il bancomat. Ho fatto venti euro di benzina ma il giorno dopo, verificando online i movimenti del mio conto, mi sono accorto che oltre ai 20 euro me ne erano stati addebitati altri 98. Ho chiamato la mia banca per delle spiegazioni.
Mi hanno risposto che è una prassi diffusa. In seguito, dopo 10 giorni lavorativi, la somma è ricomparsa sul conto. Ma perché la banca si deve arrogare il diritto di prendere una somma dal mio conto senza che io ne sappia nulla? E se avessi avuto solo lo stretto necessario per fare i miei dieci euro di benzina?” Ebbene, a oggi la situazione è poco chiara, sarà un eccesso di zelo, ma questo può essere causa di problemi e agitazione a molte persone.