Quante volte vi sarà capitato di fare rifornimento di carburante presso un distributore automatico di benzina, pagando con bancomat o carta di credito un importo di circa 10 euro, e di vedervi contemporaneamente fermare sul conto, non si sa come e perchè, una cifra di gran lunga superiore?
Parliamo dei 101 euro che il display fa vedere come importo massimo erogabile. Ebbene, se non vi è ancora capitato siete fortunati, a molti non è andata così. Sono molteplici, infatti, i casi segnalati, dovendo, dunque, dedurre che si tratta di una prassi molto diffusa la cui dinamica è molto simile.
Analizzando i numerosi casi si nota come l’importo di carburante che si acquista, 5, 10,15 o 50 euro, contestualmente all’addebito, veda un’aggiunta all’importo per alcuni giorni pari a circa 101 euro, valutazione forfettaria di un pieno, senza che questo venga segnalato al cliente.
L’unica traccia effettiva la si nota sul conto corrente dei clienti che, al momento di pagare, si vedono alterare ingiustamente e senza avvisare la disponibilità del proprio conto. Supponendo che, poi, si abbia a disposizione quella cifra, perché, altrimenti, sono guai maggiori, specialmente perché comincia a limare sulla cifra e bloccare la carta.
Infatti, nella maggioranza dei casi, si scopre solo se casualmente e in quel preciso momento si controlla il conto o se sulla carta si ha una disponibilità limitata poichè non è possibile effettuare nessun altro acquisto.
La cosa potrebbe passare tranquillamente inosservata: se non ci si accorge che quella cifra è di fatto bloccata, dopo qualche giorno la stessa viene liberata ed il gioco è fatto, ma per fare ciò parliamo anche di una settimana. Pertanto sorge la fatidica domanda; cosa succede nell’arco di quei giorni ai nostri soldi? Nulla, semplicemente vengono congelati in attesa di essere ri-sbloccati dalla banca.
Intanto ecco una storia riguardante la vicenda: “Sono andato a fare benzina un mercoledì sera prima di rientrare a casa, era sera ed era disponibile solo il self service, non avevo contanti e ho usato il bancomat. Ho fatto dieci euro di benzina ma il giorno dopo, verificando online i movimenti del mio conto, mi sono accorto che oltre ai 10 euro me ne erano stati addebitati altri 101. Ho chiamato la mia banca per delle spiegazioni.
Mi hanno risposto che è una prassi diffusa. In seguito, dopo 5 giorni lavorativi, la somma è ricomparsa sul conto. Ma perché la banca si deve arrogare il diritto di prendere una somma dal mio conto senza che io ne sappia nulla? E se avessi avuto solo lo stretto necessario per fare i miei dieci euro di benzina?” Ebbene, a oggi la situazione è poco chiara, sarà un eccesso di zelo, ma questo può causare danni a molti.