Divieto assoluto per i voli nazionali a corto raggio I Governo va giù duro: “Non servono, prendete il treno”
La Francia ha scelto di modificare alcune strategie per far fronte al cambiamento climatico, uno di questi è incentivare di parecchio l’utilizzo dei treni al posto dei costosissimi aerei per percorrere brevi distanze. Il ministro dei trasporti Clément Beaune ha comunicato che la Francia non può tollerare che i super ricchi utilizzino aerei privati mentre il pubblico comune deve far fronte alla crisi energetica ed al cambiamento climatico.
Il divieto rientra nella Legge sul clima che risulta attiva in Francia dal 2021, ma inizialmente venne contestato da molti enti: dall’Unione degli aeroporti francesi e dalla sezione europea dell’Airports Council International, che ha chiesto alla Commissione Europea di andare in fondo alla vicenda.
Il divieto sui voli a corto raggio resterà in vigore per tre anni, per poi essere rivalutato in un secondo momento. Solo le rotte tra Parigi Orly e Nantes, Lione e Bordeaux risultano interessate.
“Questo è un importante passo avanti nella politica di riduzione delle emissioni di gas serra. – ha comunicato Beaun in un comunicato – Sono orgoglioso che la Francia sia pioniera in questo settore”.
Sarah Fayolle, responsabile della campagna sui trasporti di Greenpeace Francia, utilizza un approccio pragmatico. Durante un’intervista a Euronews ha sottolineato come ci siano “aspetti sia negativi che positivi” nella decisione della Commissione europea, poiché vengono interessate solo tre rotte. “Stiamo andando nella giusta direzione, ma la misura iniziale è ambiziosa. Dobbiamo andare ancora oltre”.
Non un blocco, ma una forte tassazione
Benché approvata, la legge non risulta essere in vigore; le misure devono essere messe al vaglio della consultazione pubblica e riviste dal Consiglio di Stato, Beaune ha aggiunto, che questa fase sarà fatta il più rapidamente possibile.
Riguardo ai numerosi jet privati, nonostante il loro impatto sull’ambiente sia rilevante sui voli di linea, sembra improbabile che la Francia li rimuova completamente. Il portavoce del governo, Olivier Véran ha ribadito che “ovviamente non si tratta di vietarli”, visto il loro ruolo nell’economia francese è rilevante. “I francesi non devono avere la sensazione che siano sempre gli stessi a cui viene chiesto di impegnarsi. – ha comunicato durante France Inter – Possiamo capire che un francese attento nella sua vita quotidiana sia scioccato dal fatto che alcuni suoi concittadini possano prendere un jet privato per fare salti delle pulci”.
Il Paese d’Oltralpe risulta avere il maggior numero di jet privati in Europa con cui compiere frequenti voli per Parigi e la Costa Azzurra. Un decimo di tutti i voli in partenza nel 2019 sono stati effettuati proprio da jet privati, con la metà che ha percorso meno di 500 km. In questi casi forse il Governo parigino opti per imposte tasse e restrizioni, rispetto ad un divieto totale. Secondo altri, alle aziende verrà chiesto di pubblicare i dettagli sull’utilizzo dei loro aeromobili aziendali, per una maggiore trasparenza.