Divieto di guidare un’auto immatricolata in Italia all’estero I Se non chiedi questi documenti ti multano ovunque
Quando si viaggia in macchina i un Paese estero, sia in Europa che altrove, è sempre bene conoscere le norme inerenti alla circolazione.
Guidare una vettura immatricolata in Italia all’estero prevede l’adozione di alcuni accorgimenti e il possesso di vari documenti da portare a bordo e da mostrare in caso di controllo da parte di agenti accertatori. Conoscere bene le regole significa non incorrere in eventuali sanzioni e multe, anche molto salate. Poi si sa che ogni Stato applica le proprie norme in fatto di Codice della Strada.
Fermo restando che vetture immatricolate in Italia possono circolare liberamente negli altri Stati dell’Unione Europea, ma anche in Stati non facenti parte dell’UE, sempre nel rispetto delle Convenzioni Internazionali. Ma quali sono quelle attualmente in vigore? La Convenzione di Vienna, risale al 1968, che contiene normativa inerente alla segnaletica stradale, ai documenti per guidare all’estero.
C’è poi la Convenzione di New York, del 1954, relativa a norme doganali per veicoli stradali privati, in caso di esportazione. Regola fondamentale, conoscere anzi tempo le norme dei vari Stati per l’ingresso e la circolazione di veicoli immatricolati all’estero. Quali sono dunque i documenti da possedere per viaggiare in sicurezza in un Paese UE diverso da quello di immatricolazione?
Documenti per circolare all’estero con vetture immatricolate in Italia
Primo fra tutti la carta d’identità, valida per l’espatrio. Il passaporto diventa obbligatorio fuori dai confini dell’Unione Europea, ovviamente sempre in corso di validità. Inoltre, per entrare nei Paesi extra-europei è necessario essere in possesso e richiedere precedentemente alla partenza, il visto consolare, al Consolato di riferimento.
Essere naturalmente in possesso di patente di guida italiana valida è un altro requisito fondamentale. È sempre opportuno ma non sempre obbligatorio possedere la patente di guida internazionale, da esibire al fianco di quella italiana. Essa contiene i dati anagrafici e i dati relativi riportati in diverse lingue tra cui inglese, francese e russo, rilasciata dall’Autorità nazionale di residenza.
Le regole da rispettare all’interno dell’UE e fuori
In Italia il documento va richiesto presso gli Uffici della Motorizzazione. Inoltre in alcuni Stati extra-europei, per circolare, è necessario richiedere preventivamente alla Motorizzazione, il libretto internazionale o certificato internazionale. E non solo, alcuni possono richiedere anche il possesso della carta verde, rilasciata ormai da quasi tutte le compagnie assicurative, su richiesta.
In pratica contiene i dati relativi all’assicurazione, in diverse lingue e riporta anche le sigle degli Stati Esteri dove è valida l’assicurazione. Buona norma è informarsi presso l’IVASS Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni. Ma cosa succede se non si dispone dei documenti suddetti? Si va incontro a sanzioni e multe, che variano a seconda della legislazione dello Stato in cui ci si trova.