E’ arrivato il test salivare ma in pochi hanno capito come funziona I Rischiano tutti, in questo caso: multe choc
Il nuovo Codice della Strada ha imposto l’utilizzo di un test salivare, nell’accertamento della guida sotto l’effetto di stupefacenti: come funziona?
La lotta a certi tipi di infrazione, quelle più rischiose e spesso causa di ancora troppi incidenti e tragiche stragi, è stata uno degli obiettivi che questo nuovo Codice della Strada si è prefissato sin dalle sue premesse e che sembra, a partire dal 14 dicembre, aver messo in pratica.
Tra queste infrazioni non possiamo evitare di far riferimento agli ancora troppi casi di guida in stato alterato perché sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Tra le maggiori cause di sinistri stradali e morti, le nuove norme molto più severe, vogliono tentare di rendere impossibili comportamenti del genere.
Come? Attraverso un pesantissimo sistema di sanzioni, che non solo svuota il portafoglio per via di multe costosissime, ma fa in modo di far dimenticare la patente di guida a chi se ne rende responsabile. Le cose si fanno più severe a partire dallo stesso accertamento della violazione, da parte delle Forze dell’Ordine.
Infatti il nuovo Codice della Strada prevede tra le modalità di accertamento della guida sotto l’effetto di droghe, l’uso del test salivare in caso di sospetta assunzione di stupefacenti da parte del conducente. Circa questa novità, sono ancora moltissime le incertezze e i dubbi che attanagliano i conducenti circa il funzionamento e lo svolgimento del test.
Test salivare: come funziona davvero?
L’accertamento della presunta assunzione di stupefacenti avviene seguendo tre fasi. In primo luogo, viene effettuato un test preliminare rapido sul posto stesso attraverso dei kit portatili. Dopo la positività a questo primo test, o sulla base dei sospetti degli agenti, si passa al secondo passaggio, appunto il test salivare.
Si tratta di analisi più specifiche effettuate su un campione di saliva o di mucosa, che vengono prelevati però da personale sanitario. La terza fase può avvenire per ulteriori accertamenti o perché le prime due non sono state portate a termine per vari motivi. In sostanza il conducente può essere trasferito in una struttura sanitaria per esami del sangue o più specifici.
Un rischio che chiunque potrebbe correre
Ma già dalla positività al test rapido preliminare, le Forze dell’Ordine possono sospendere la patente di guida al conducente. Il test salivare positivo, a prescindere se l’uso di stupefacenti abbia o no alterato le capacità del conducente alla guida, significa senza ombra di dubbio incorrere in multe e sanzioni. Certo è che bisognerà fare i conti anche con quelli che possono essere possibili falsi positivi o risultati dovuti al comune utilizzo di alcuni farmaci specifici, anche molto comuni.
In ogni caso il nuovo Codice della Strada punisce questa infrazione molto pesantemente non solo con multe che vanno da 1.500 a 6.000 euro, con la decurtazione dei punti e la sospensione della patente di guida ma anche, nei casi più gravi o in presenza di sinistri di cui viene accertata la responsabilità, con la pena detentiva da sei mesi a un anno.