Ecobonus, hanno messo sul piatto altri 570 milioni | Questa volta sono per le termiche, affrettati
L’attesa per gli ecobonus e gli incentivi statali per l’acquisto di un’auto nuova, si fa trepidante: questa volta non riguardano solo le elettriche.
Quando si parla di incentivi statali per il settore auto si fa inevitabilmente riferimento a quella fetta di mercato che riguarda veicoli e auto elettriche o ibride plug-in. Forse però è anche il momento di fare una considerazione: nonostante gli incentivi di Stato non è che il mercato delle elettriche abbia vissuto un periodo dorato.
Ecco perché conducenti, concessionarie, tutti attendono con trepidazione che questa volta gli incentivi statali, quelli che si definiscono oggi ecobonus, arrivino di nuovo ma questa volta non per l’acquisto di auto elettriche ma per comprare veicoli endotermici a basse emissioni.
Che siano a diesel, a benzina o ibride, gli incentivi statali che si attendono dovrebbero arrivare in automatico a partire dall’anno nuovo, dal primo gennaio 2024 (effettivo dal 2 di gennaio, quando riapriranno le concessionarie), per essere ben utilizzati nei contratti di compravendita di auto.
Nel dettaglio, si tratta di un’iniziativa risalente al 2022, governo Draghi, che ha subito leggere modifiche, ma in sostanza prevede per il 2024 un investimento di circa 570 milioni di euro, qualche milione in meno rispetto agli incentivi statali di quest’anno.
Attesa per gli ecobonus: un investimento da 570 milioni di euro
Gli ecobonus previsti andranno distribuiti in base alle differenti fasce di emissioni di anidride carbonica: 205 milioni di euro per la fascia da 0-20 g/km CO2, 245 milioni di euro per quella da 21-60 g/km CO2 e 120 milioni per la fascia di emissioni da 61-135 g/km. La fascia più richiesta, l’ultima, è quella che ha meno budget a disposizione, rispetto alle altre due meno richieste dalla domanda di mercato italiano.
Questo si intuisce anche dal fatto che gli incentivi statali emessi per la prima fascia di emissioni nel 2023, sono ancora quasi tutti lì, cioè sono stati utilizzati solo al 40%, così come per la seconda fascia, visto che è ancora disponibile quasi l’88% degli incentivi. E non è solo un dato riguardante il 2023, lo stesso è accaduto nel 2022, ecco perché si potrebbe parlare quasi di un flop.
Non solo auto elettriche, via libera anche alle endotermiche
Diverso è stato per la terza fascia di emissioni, quella degli ecobonus e incentivi più attesi e più richiesti, che si esaurirono praticamente dopo cinque settimane dall’inizio della campagna. Quello che si può prevedere è che succederà lo stesso anche nel 2024, gli incentivi dell’ultima fascia di emissione, probabile che finiranno già a febbraio, ecco perché bisogna mettersi subito in moto e non perdere tempo e occasione.
Se l’investimento di spesa per gli incentivi subisce qualche variazione, tutto il resto rimane uguale agli altri anni. Infatti gli incentivi statali vanno dai 2 ai 5000 euro, sempre in base alle fasce di emissione di CO2 e in base alla presenza o meno della rottamazione. Ovviamente gli ecobonus non sono disponibili su tutti i modelli di auto, c’è un limite di prezzo massimo, introdotto dal governo e da rispettare.