Elettrico, tassa da 200€ sulle auto elettriche, rivolta degli automobilisti I “Presi in giro due volte”
L’avvento delle auto elettriche ha portato notevoli benefici in termini ambientali, grazie alla loro natura a emissioni zero.
La crescita delle immatricolazioni di tali veicoli e lo spostamento del focus delle case automobilistiche verso il settore elettrico sono segnali di una transizione verso una mobilità più sostenibile. Tuttavia, con questa transizione si pongono nuove sfide, tra cui l’installazione delle colonnine elettriche per la ricarica delle batterie.
L’installazione di quest’ultime rappresenta un costo aggiuntivo per i consumatori. Non solo devono affrontare le spese per l’acquisto dell’auto elettrica, ma devono anche considerare le spese per l’installazione di una stazione di ricarica presso la propria abitazione. Questo può comportare un investimento significativo, specialmente se l’abitazione non è già predisposta con l’infrastruttura necessaria.
Inoltre, l’aumento dei consumi elettrici può riflettersi anche sulla bolletta energetica. Se da un lato si risparmia sul costo dei carburanti tradizionali, dall’altro si deve fare i conti con un aumento dei consumi elettrici. È importante valutare attentamente questo aspetto e considerare il proprio consumo energetico attuale, al fine di stimare l’impatto economico dell’utilizzo di un veicolo elettrico. Un altro aspetto da considerare è l’autonomia della batteria dell’auto elettrica. Ogni automobilista dovrà pianificare accuratamente i propri viaggi, tenendo conto della distanza da percorrere e del livello di carica residua della batteria. È fondamentale avere un’adeguata rete di stazioni di ricarica pubbliche per garantire la tranquillità agli automobilisti e favorire la diffusione delle auto elettriche.
Sembra ormai certo l’introduzione dell’ennesima tassa a danno degli automobilisti che con sacrifici acquistano un’auto elettrica!
Il Texas, negli Stati Uniti, noto per essere uno dei principali produttori di petrolio e gas naturale negli Stati Uniti, si avvale delle accise sui carburanti per finanziare circa il 30% degli investimenti nelle strade e autostrade dello Stato. Tuttavia, le accise sulle fonti fossili nel Texas erano tra le più basse di tutti gli Stati, ammontando a soli 20 centesimi di dollaro per gallone.
La recente votazione unanime alla Camera bassa del Parlamento del Texas ha portato all’approvazione di un disegno di legge che introdurrà una tassa di circolazione annuale di 200 dollari per i proprietari di auto elettriche. Questa nuova imposta è stata ideata per compensare la diminuzione dei ricavi fiscali derivati delle accise sui carburanti, conseguente all’aumento delle vetture elettriche in circolazione.
Con l’impulso dato dall’amministrazione Biden all’adozione della mobilità elettrica, il Texas si è trovato nella necessità di trovare un’alternativa al sistema delle accise per mantenere una fonte di finanziamento stabile per le infrastrutture stradali. Questa mossa, sebbene possa essere vista come un deterrente per l’acquisto di auto elettriche, riflette la necessità di adattarsi al cambiamento.
Ovviamente ciò ha portato numerose critiche poiché rappresenta l’ennesima tassa ai danni dei consumatori che a questo punto si interrogano sulle reali intenzioni di una transizione ecologica. Se da un lato è innegabile il vantaggio che l’ambiente ne trae, dall’altro è evidente come le amministrazioni siano in difficoltà nel reperire le risorse necessarie individuando, come unica soluzione, quella di colpire la popolazione che, per stesso mandato dei governi, è incentivato ad acquistare l’elettrico.