Il problema delle buche in Italia è diventato un fenomeno ampiamente diffuso e acutamente sentito nella capitale, Roma.
I cittadini segnalano numerosi casi di buche che rendono la circolazione stradale problematica e mettono in pericolo l’incolumità delle persone. Si tratta spesso di veri e propri crateri che si formano sulle strade, creando disagi e danni alle auto. Questo fenomeno richiede una riflessione approfondita sullo stato delle strade italiane e sull’efficienza delle relative manutenzioni.
Come se non bastasse inoltre, sta emergendo un fenomeno particolarmente significativo: “le strade più piccole crolleranno sotto il peso dei veicoli elettrici più pesanti”. Questo è l’allarme che gli analisti stradali stanno lanciando.
Secondo un’analisi condotta, l’uso di auto elettriche provocherebbe una crescita significativa dell’usura delle superfici stradali, che potrebbe portare a un aumento delle buche. Numerosi esperti stanno dunque sollevando dubbi sulla capacità dell’attuale infrastruttura stradale di gestire l’aumento dei veicoli elettrici. Le auto a batteria possono pesare fino a un terzo in più rispetto alle auto a benzina e diesel, e il numero di auto elettriche sulle strade italiane è cresciuto in modo esponenziale negli ultimi anni.
Un’auto elettrica media sottopone le strade a uno stress 2,24 volte maggiore rispetto a un’auto a benzina e 1,95 volte maggiore rispetto a un’auto diesel, riporta il “The Telegraph”.
Rick Green, presidente dell’AIA (Asphalt Industry Alliance), l’ente che gestisce gran parte delle strade pubbliche in Inghilterra, ha dichiarato che le strade principali sono già state progettate per sostenere il peso dei veicoli pesanti e che non si prevede che le auto elettriche avranno un impatto significativo sulle superfici stradali o sulle strutture. Tuttavia, il problema potrebbe essere più rilevante per le strade secondarie, che costituiscono la maggior parte della rete stradale locale in termini di chilometraggio.
Quest’ultime non sono state progettate per sopportare il peso dei mezzi pesanti, quindi le auto elettriche, presentando una massa superiore, potrebbero esacerbare le debolezze già esistenti e accelerare il deterioramento delle strade. Questo solleva interrogativi sulla sostenibilità dell’infrastruttura stradale attuale e sulla necessità di adottare misure preventive per prevenire danni maggiori.
Con la vista sul 2035, sarà fondamentale valutare attentamente la capacità dell’infrastruttura stradale attuale di sostenere il cambiamento e adottare misure preventive per evitare danni maggiori. Probabilmente si necessiterà di un monitoraggio costante delle condizioni delle strade e di un coordinamento efficace tra enti e autorità responsabili della gestione delle infrastrutture.