Tesla continua ad essere assillata da malfunzionamenti e guasti sulle vetture. E a giugno è andato fuori dalla top 25 delle auto più vendute in Europa.
Non è un momento semplicissimo per Tesla, la casa automobilistica elettrica fondata dal geniale inventore sudafricano Elon Musk. Alcune settimane fa erano usciti i volumi di vendita registrati dall’azienda nel vecchio continente nel mese di giugno, che avevano segnato un triste record negativo: Tesla era infatti uscita dalla classifica dei top 25 modelli più venduti in Europa.
Adesso invece, iniziano a moltiplicarsi nel mondo, le proteste relativi a guasti e malfunzionamento del nuovo modello Model Y. L’ultima arriva dall’Inghilterra dove uomo, dopo aver noleggiato la Tesla Model Y per una settimana, non è riuscito a utilizzarla in alcun modo.
Il motivo? la chiave elettronica che gli era stata, non riusciva in alcun modo a entrare a contatto e farsi identificare dalla vettura affinché si aprisse. E oltre al danno il cittadino ha anche subito un’ulteriore beffa, perchè quando è andata a lamentarsi di questo incredibile disservizio, la società di noleggio gli ha risposto che non era un problema risolvibile, e che solo la casa madre se ne poteva occupare.
Alla fine l’uomo è riuscito a farsi risarcire ed avere una vettura alternativa inviata dalla casa madre ma si è trattato di un processo difficoltoso, anche per via di alcune caratteristiche uniche di quest’auto.
Ad esempio, è importante che la tesla durante il trasporto da terra, non faccia mai girare gli pneumatici, altrimenti la vettura può essere compromessa meccanicamente. In seguito Tesla ha pubblicato un comunicato spiegando che quanto capitato a questi cittadini è stato un insieme di coincidenza.
E questo in quanto Tesla ha una procedura, quando la chiave elettronica non viene identificata, che consente di sbloccare la vettura in pochi minuti. Qualcosa però non funzionava nel modello dato al noleggio a questo cittadino, visto i risarcimenti e gli enormi tempi di attesa per risolvere il suo disagio.
L’azienda ha spiegato che “esiste una procedura collaudata per sbloccare un veicolo a distanza, che di solito può essere eseguita in pochi minuti.In questo caso, a causa di un malfunzionamento della chiave, il veicolo non poteva essere guidato, quindi la procedura prevedeva il recupero del veicolo e l’invio di una chiave sostitutiva, che è stata organizzata”.