Euro 7, dietrofront degli eurodecisori | Avanti con l’Euro 6 ancora per qualche anno, ci si salva dell’ennesima stangata
Ennesima stangata evitata per gli automobilisti, si potrà ancora andare avanti per qualche anno con euro 6, per euro 7 c’è tempo.
Sembrava che fosse tutto pronto per l’euro 7, invece è stato concesso ancora un po’ di tempo per riuscire a soddisfare quelle che sono le regole basilari pesate per quello che sarà il futuro delle automobili nei prossimi anni.
Le basi sono stata messe ed erano indispensabili considerando l’impatto che le vetture continuano ad avere sull’ambiente, nonostante tutti gli sviluppi che l’azienda automobilistica ha avuto in questi ultimi tempi, ma sembra che servi una vera e propria svolta.
La nuova normativa non ci parla solo dei carburanti, ma ci parla dell’impatto che i pneumatici e i freni hanno sull’ambiente, concludendo che in effetti occorrerebbe scegliere dei prodotti che siano in grado di offrire delle elevate prestazioni agli automobilisti, pur riuscendo a rispettare l’ambiente in misura maggiore rispetto a quella che è oggi la realtà.
Ovviamente ciò non vuol dire che non siano state date delle indicazioni per quello che riguarda il carburante. Ciò che è stato sancito è che le auto a gasolio dovranno essere in grado di eguagliare quelle a benzina per quello che riguarda le emissioni di ossidi di azoto. Cambiamenti questi che portano con sé il bisogno di investimenti sia dalla parte delle aziende automobilistiche che dei cittadini.
Obiettivo zero emissioni
L’obiettivo che la Comunità Europea decide di darsi è quello di arrivare, nel giro di pochi anni, all’introduzione nel mercato di una serie di automobili, tutte in grado di garantire zero emissioni per l’ambiente, al fine di realizzare l’obiettivo molto più importante di risanare l’ambiente in sofferenza.
Il vero problema è che purtroppo le nuove automobili richiederanno un esborso maggiore da parte dell’azienda che avrà bisogno di nuove tecnologie per la sua produzione. Un maggior costo per le case automobilistiche, che si tradurrà in prezzi molto più alti per quello che riguarda le automobili di nuove generazioni.
L’industria è stata la prima a chiedere il rinvio
Come ben si potrà immaginare, per le auto già in circolazione non cambierà nulla, ad essere interessate dal cambiamento saranno le auto di nuova fabbricazione. Questo porta con sé il bisogno di un ingente investimento da parte dell’industria automobilistica che ha quindi chiesto che i tempi fossero allungati, per quello che riguarda l’adozione della normativa.
Una richiesta che è stata capita e quindi accettata da parte della commissione, che ha dato tempo per l’adeguamento fino al 2025.