Europarlamento, è ufficiale: approvato lo standard Euro 7 | Adesso sono cavoli tuoi
Dopo attesa e discussioni, la nuova normativa Euro 7 è stata approvata dal Consiglio dell’Unione Europea: quando entrerà in vigore e cosa aspettarsi.
È ufficiale, dopo mesi di discussioni e attese, il Consiglio dell’Unione Europea ha approvato in via definitiva il testo del nuovo e ultimo regolamento Euro 7, contenente la più recente normativa in fatto di emissioni inquinanti della mobilità del Vecchio Continente.
Una proposta di legge che ormai aveva preso forma già da qualche anno, precisamente dal 2022, a partire dalla Commissione Europea, con lo scopo di ridurre sensibilmente l’impatto dell‘inquinamento derivante dalle emissioni dei veicoli, sia allo scarico che in frenata.
Naturalmente l’approvazione ufficiale testo del nuovo regolamento Euro 7, non significa che è già in vigore, perché deve ancora passare una serie di importanti step. Infatti dopo aver già guadagnato l’approvazione dell’Europarlamento e anche degli Stati Membri, il regolamento per diventare operativo dovrà ottenere altre importanti sottoscrizioni.
Non solo, anche la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, dopo della quale entrerà in vigore passati 20 giorni. Ma ci sono dei termini già fissati, proprio all’interno del testo che ne decreteranno l’entrata effettiva in vigore, dopo dei quali automobilisti e conducenti europei dovranno mettersi l’anima in pace.
Normativa Euro 7: l’approvazione ufficiale
I termini di applicazione del nuovo regolamento Euro 7 saranno 30 mesi per nuovi tipi di autovetture e furgoni, 42 mesi per autovetture e furgoni nuovi. Per nuovi tipi di autobus, rimorchi e autocarri 48 mesi, mentre saranno 60 mesi quelli per autobus, autocarri e rimorchi nuovi.
E ancora 30 mesi per nuovi sistemi, componenti e entità tecniche indipendenti da installare su autovetture e furgoni, mentre 48 per installare quelli su autobus, autocarri e rimorchi. Ma andando al cuore della questione, che poi diciamo che è quell’argomento che veramente più interessa ai conducenti europei, cosa c’è da aspettarsi da questo regolamento Euro 7? C’è davvero da mettersi in allarme?
I termini dell’entrata in vigore: cosa aspettarsi
In sostanza, per molti aspetti questo nuovo regolamento è praticamente simile all’Euro 6 precedente, non ci sono stati enormi cambiamenti. Infatti se parliamo di valori di emissioni allo scarico per autovetture e furgoni, gli standard sono quelli dell’Euro 6. Cambia qualcosa, diventando più rigorosa, solo per autobus e autocarri pesanti, sia a livello di quantità di emissioni che di qualità, nuovi inquinanti presi in considerazione.
Perché tutto questo? La risposta è facilmente deducibile: si tratta infatti di un valido compromesso tra le pressioni della politica comunitaria, a far di più a livello ambientale, e la fermezza su certi punti delle case costruttrici. Se così non fosse stato, quest’ultime non avrebbero di certo potuto sostenere i costi di ricerca e sviluppo delle tecnologie richieste da regolamenti con troppe aspettative, specie se poi pensiamo che al 2035 è fissato ancora un altro obiettivo, quello della transizione ecologica della mobilità, che dovrebbe vietare proprio la vendita di auto con motori tradizionali sul mercato europeo.