F1, GP del Messico: ecco orari TV e analisi del tracciato!

Il circuito del Messico

La Formula 1 torna in Messico dopo ben 23 anni per uno degli appuntamenti più attesi della stagione

La Formula 1 arriva sul nuovo circuito di Città del Messico dedicato ai fratelli Rodriguez con entrambi i titoli mondiali assegnati e con le prime tre posizioni della classifica costruttori già praticamente cristallizzate.
Tuttavia, la lotta per le posizioni di rincalzo è ancora accesissima ma, tra i piloti, la battaglia da seguire sarà quella tra Vettel e Rosberg, che si batteranno in questi ultimi appuntamenti per la conquista del secondo posto in classifica piloti.

Il tracciato

Il tracciato del circuito è stato modificato di recente su direttive di Hermann Tilke, che ormai si occupa della progettazione di gran parte dei nuovi circuiti e delle modifiche e dalle messa in sicurezza di quelli già esistenti.
Il circuito si trova a 2’240 m di altitudine che comporta degli effetti rilevanti sulle monoposto per l’aria più rarefatta che obbligherà a rivedere gli impianti di raffreddamento e le superfici alari per avere il massimo carico aerodinamico su una pista che offre tratti di diversa natura, assimilabili ai vari tracciati del mondiale.
Si passerà, infatti, da lunghi rettilinei (che secondo Wintax Marelli porteranno ad avere velocità analoghe a quelle di Monza) a tratti tortuosi assimilabili ai tracciati cittadini di Singapore o Montecarlo, fino ad arrivare ad una rapida successione di curve veloci molto simili a quelle di Silverstone.

Su questo tracciato si potrà usare il DRS in due tratti, che sono il lungo rettilieno dei box ed il rettilineo dopo la curva 3, in cui si dovrebbero raggiungere velocità massime superiori ai 350 km/h. Il detection point, però, sarà solo uno e si trova all’uscita della curva 15.

In totale, il tracciato misura 4’304 metri e la gara prevede 71 tornate, per un totale di 305,534 km.

Power unit e cambio: sollecitazioni e rischi

Sempre stando alle simulazioni di Wintax Marelli, questo tracciato dovrebbe essere uno dei più impegnativi per la meccanica delle monoposto ma soprattutto per l’impianto frenante, che sarà sollecitato per oltre 20 secondi al giro, con ben 3 frenate molto impegnative.

Il grafico diramato dopo le simulazioni Wintax Marelli relativo alle cambiate

Quello che dovrebbe essere maggiormente sollecitato è il cambio: la simulazione prevede ben 5’538 cambiate, valore che pone questo tracciato nella prima posizione dei tracciati che maggiormente impegnano la trasmissione. Per rendersi conto di come il circuito messicano metta a dura prova il cambio, basta sapere che a Montecarlo le cambiate sono ben 4’900.

Il circuito del Messico impegna il motore nei tratti veloci, mettendo alla frusta il sistema di sovralimentazione che deve comprimere più aria per raggiungere la giusta pressione di aspirazione a causa dell’altitudine. Il circuito è abbastanza sensibile alla potenza e favorisce un buon recupero di energia dai gas di scarico e questo non dovrebbe impensierire i tecnici riguardo il consumo di energia elettrica e la conseguente ricarica delle batterie.

Ecco il video di Pirelli con la ricostruzione virtuale del tracciato

Programmazione TV

Questo weekend prevede la diretta esclusiva PayTV tramite l’emittente satellitare Sky, mentre la RAI detiene i diritti soltanto per la trasmissione in differita dell’evento.

Programmazione Sky

Venerdì 30 ottobre:
17:00 – Prove Libere 1
21:00 – Prove Libere 2

Sabato 31 ottobre:
17:00 – Prove Libere 3
20:00 – Qualifiche

Domenica 1 novembre:
20:00 – Gara

Programmazione RAI

Venerdì 30 ottobre:
21:00 – Prove Libere 1

Sabato 31 ottobre:
00:30 – Prove Libere 2
21:10 – Prove Libere 3
23:30 – Qualifiche

Domenica 1 novembre:
23:30 – Gara

Published by
Administrator