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Fermata di emergenza in autostrda: puoi farla solo in queste condizioni I Negli altri casi sei rovinato, la sanzione è severissima: 1.731€

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La sosta e la fermata sono vietate in autostrada, fatto salvo per le situazioni di emergenza in cui viene compromessa l’integrità del veicolo o lo stato di salute del conducente o di un passeggero

L’articolo 176 del Codice della strada stabilisce infatti chiaramente che “sulle carreggiate, rampe e svincoli è vietato sostare o solo fermarsi, fuorché in situazioni di emergenza dovute a malessere degli occupanti o a inefficienza del veicolo medesimo”

Sulle carreggiate, le rampe e gli svincoli autostradali vigono numerosi divieti, tra cui tra l’altro quello di fare inversione o di effettuare una retromarcia ed è inoltre vietato circolare sulle corsie di emergenza. In caso di violazioni la legge prevede una multa da 430 a 1.731 euro e la decurtazione di 10 punti patente. Quando però si è in condizione di emergenza, la fermata è necessaria ma è opportuno per quanto possibile, adottare un comportamento sempre prudente soprattutto se siamo su un autostrada.

Quindi, la fermata di emergenza in autostrada è consentita in caso di problemi fisici del conducente o di un passeggero, oppure quando il veicolo accusa noie tecniche. Nei casi espressi va  puntualizzato che la fermata in autostrada è una manovra temporanea che può essere necessaria solo in attesa di una risoluzione dell’emergenza che ripristini la normale viabilità.

La legge infatti  prescrive che la fermata può essere effettuata per una durata massima di tre ore prima di essere rimossa forzatamente. Il Codice della strada stabilisce che è vietata la sosta superiore alle 24 ore nelle aree di servizio e parcheggio autostradali, eccetto che per i parcheggi riservati agli alberghi e nelle aree appositamente destinate.

Sicurezza stradale e dotazioni

In caso di avaria del mezzo, questo deve essere portato il più velocemente possibile sulla corsia per la sosta di emergenza qualora presenti. In caso di assenza è consentito condurre il vettore sulla prima piazzola nel senso di marcia, evitando di ingombrare le corsie di scorrimento.

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In caso di impossibilità di spostamento del mezzo si è nella condizione di dover segnalare il pericolo con l’apposito segnale mobile a forma di triangolo catarifrangente (obbligatoriamente in dotazione) che dovrà essere posto a circa 100 mt dal veicolo. E’ sempre opportuno tenere accese le quattro frecce e le luci di posizione per favorire la visibilità, se possibile, soprattutto se l’arresto avviene nelle ore notturne.

L’articolo 162 del Codice della strada prescrive che “durante le operazioni di presegnalazione con il segnale mobile di pericolo devono essere utilizzati dispositivi retroriflettenti di protezione individuale per rendere visibile il soggetto che opera”. Indossare correttamente il giubbino catarifrangente, oltre che raccomandabile è quindi obbligatorio per legge e serve per segnalare agli automobilisti, la presenza di un pericolo.

Published by
Gaetano Napolano