Dopo il deludente GP del Bahrain, un altro duro colpo si annuncia in casa Ferrari. La scuderia di Maranello perde una pedina importante nello scacchiere tecnico del mondiale. L’uscita di scena di questo “pezzo da 90” potrebbe rappresentare uno scossone nella stagione?
La Ferrari è uscita delusa dal Gran Premio del Bahrain, valevole per la prima tappa del Mondiale 2023 di Formula 1. Charles Leclerc è stato costretto al ritiro dopo 41 giri, mentre per Carlos Sainz arriva un quarto posto che non può soddisfare. A trionfare sul circuito di Sakhir è Max Verstappen, dominatore davanti all’altra Red Bull di Sergio Perez.
Sul terzo gradino del podio c’è Fernando Alonso, che nell’ultima parte di gara raggiunge e si mette dietro Sainz, fuori dal podio. Non soltanto le Red Bull sono un gradino sopra, ma la Rossa ha anche dei problemi di affidabilità che potrebbero condizionare l’intera annata agonistica.
Probabilmente i problemi mostrati dalla nuova macchina nei test prestagionali (muso che si ammaccava improvvisamente in rettilineo, comparsa del porpoising e posteriore “nervoso”) e quelli che sono invece sorti durante il weekend del GP del Bahrain (l’ala monopilone che quasi si staccava dalla vettura, la differenza di passo imbarazzante rispetto alla Red Bull e l’elevato degrado delle gomme) sono stati decisivi nell’avviare il congedo.
A Maranello subito hanno deciso di intervenire, per evitare un’altra stagione avara di soddisfazioni prima del prossimo appuntamento tra un paio di settimane in Arabia Saudita.
Si dimette David Sanchez, l’Head of Vehicle Concept della Scuderia, che lascia l’incarico dopo 10 anni trascorsi a Maranello. Sanchez, arrivato in Ferrari nell’ottobre del 2012, dal 2019 era a capo del dipartimento aerodinamico per poi passare, nel 2021, a un ruolo di Chief Engineer da cui ha contribuito alla progettazione delle ultime monoposto, sia la F1-75 dello scorso anno, sia la SF-23 di questo Mondiale.
Al suo posto potrebbe essere messo Diego Tondi, figura interna all’organizzazione di Maranello. Il successore di David Sanchez, in ogni caso, sarà impegnato in prima linea a procedere allo sviluppo della SF-23, che a Sakhir ha pagato un degrado eccessivo dei pneumatici, con prestazioni al di sotto delle attese.
La causa di questo strano addio, dopo che si è disputato soltanto il primo dei 23 gran premi in calendario, è dovuto anche al clamoroso errore di valutazione sull’assetto (aerodinamicamente scarico) scelto per le monoposto per la corsa sul circuito di Sakhir. Dopo aver restaurato l’area sportiva dunque, la dirigenza ha deciso di mettere mano anche all’area tecnica.