Ferrari, riunione di emergenza dopo l’ultima sfuriata di Leclerc I La situazione è esplosiva
Una nuova riunione per il team Ferrari per discutere delle future modalità di accordo sulle strategie dopo il caso Leclerc in Canada.
Le qualifiche al Gran Premio del Canada durante lo scorso fine settimana e le strategie della scuderia Ferrari, hanno provocato qualche reazione, abbastanza intensa, del pilota monegasco del team Charles Leclerc, che in qualche modo ha dato sfogo a tutte le tensioni accumulate, tanto da far pensare a una riunione urgente per discutere dei dettagli.
Questo incontro, che dovrebbe essere chiarificatore, avrebbe dovuto tenersi nella giornata di martedì 20, e lo scopo principale sarebbe appunto quello di discutere delle future modalità di concertazione e accordo su linee strategiche da seguire in futuro, visto che quelle attuali hanno provocato la sfuriata di Charles Leclerc, proprio durante le qualifiche per il Gran Premio del Canada.
Diciamo che Ferrari ha fatto sempre un po’ di fatica a prendere le giuste decisioni dal muretto, infatti negli ultimi due anni le strategie non sono state proprio fortunate. Questa volta, in Canada è il pilota monegasco a cambiare la strategia della scuderia del Cavallino, rifiutando l’ordine che arrivava dal muretto.
La rimonta al Gran Premio del Canada
È così che è nata la strategia vincente che ha condotto sia Leclerc che Sainz alla rimonta, risollevando il morale e le speranze per una conclusione migliore di questo Mondiale di Formula 1 del 2023, per il team Ferrari. Facciamo un passo indietro e ripercorriamo i fatti.
Entrambi i due piloti del team Ferrari Carlos Sainz e Charles Leclerc, restando fuori al momento dell’entrata in pista della safety car a causa dell’incidente, dopo 12 giri, di George Russell, hanno potuto levarsi di torno le monoposto che li bloccavano, superarle e arrivare alle spalle delle tre in testa.
Il rifiuto di Charles Leclerc della strategia del muretto
La strada libera, dunque, per sprigionare tutto il potenziale della SF-23 Evo, con alle spalle la Red Bull di Sergio Perez, partito con gomme hard e che non si sarebbe fermato ai box. Decisivo ad un certo punto della storia sembra essere stato il rifiuto di Charles Leclerc, a poche centinaia di metri dall’ingresso al pit- lane della pista di Montreal.
“Non voglio rientrare. Sto lottando…” queste le parole del pilota monegasco, proseguendo per la sua strada andando contro la strategia del muretto. Dalle comunicazioni radio tra il muretto e i due piloti Ferrari, proprio nel momento in cui la safety car è entrata in pista, si evince come Ferrari avesse pensato a una strategia diversa: consisteva in una diversificazione dei piani per i due piloti del team, con Charles Leclerc che sarebbe dovuto rientrare ai box per il pit-stop, quindi due soste, invece Carlos Sainz sarebbe dovuto rimanere fuori e provare con un’unica sosta.