Fiat, più della metà delle auto immatricolate in Italia sono questi due modelli I Monopolio assoluto, tutti le vogliono
Dopo tanto penare per non essere riusciti a vendere le vetture durante la Pandemia e dopo per via dei microchip, ora il mercato italiano dell’auto cresce ancora una volta a doppia cifra.
Anche se, dobbiamo ammetterlo, il tasso è più contenuto rispetto al +40% di marzo, parliamo di un aprile che, secondo i dati del ministero dei Trasporti, vede 125.805 vetture nuove immatricolate, con una crescita esponenziale, parliamo del 29,2% rispetto a un anno fa che porta il consuntivo del primo quadrimestre a 552.850 targhe (+26,9%).
Ovviamente sono numeri che fanno ben sperare per un mercato che punta al rinnovo del parco veicoli ed alla voglia di vedere qualcosa di nuovo per le nostre strade. Rispetto al terzo mese dell’anno, però, i volumi sono nettamente inferiori, assistiamo quindi ad una controtendenza: a marzo, infatti, sono state registrate oltre 168 mila auto e pertanto la differenza è pari a quasi 40 mila unità.
A ogni modo, aprile lancia l’ennesimo segnale di ripresa di un mercato che sta beneficiando di una crescente disponibilità di prodotto presso le reti di vendita e della corsa dei costruttori a smaltire gli ordini arretrati di persone che ormai attendono da sempre, specialmente i due modelli a marchio Fiat come e regine del segmento, ovvero Fiat Panda e Fiat 500.
Al contempo, però, bisogna ricordare anche l’effetto statistico legato a quello che è accaduto lo scorso inverno, risulta particolarmente penalizzato dalle conseguenze della crisi dei semiconduttori sulle attività produttive dell’intero settore.
Un successo per Stellantis
Non a caso che dai segnali del mercato emerge dal confronto con i dati del 2019 elaborato dall’Unrae: le registrazioni risultano in calo del 28% circa ad aprile e di quasi il 22% nel quadrimestre.
Sappiamo però che la Top Ten appartiene ad un marchio solo, parliamo del colosso Stellantis che con le sue beniamine ed innumerevoli marchi è riuscito, ad aprile, a guidare il mercato. Il gruppo dove a capo vi è Carlos Tavares conta 43.160 immatricolazioni, il 24,7% in più rispetto a un anno fa grazie al contributo di quasi tutti i marchi, dai più storici a quelli più innovativi e rivolti al lusso: vediamo un +155,1% per Alfa Romeo (2.380 targhe), seguito da 20% per DS (630), un modesto +5,2% per Fiat (15.359), un balzo di +45,7% per Jeep (6.025), una latenza ottimale del +35,7% per Lancia (3.721), un passo da gigante con un +205,7% per Maserati (324), numero rilevante il +17,1% per Opel (4.070) ed infine un segno buono con il +74,7% di Peugeot (7.622). In calo solo Citroën con un -18,9% (3.029), per cause ancora da capire.
Troviamo a ruota altri grandi colossi come il Gruppo Volkswagen, Renault, Ford, glia lite marchi tedeschi e l’avanzata asiatico coreana.