Fiat Sedici, storia del Suv più sfortunato: non se lo ricorda più nessuno I Non c’è da stupirsi, guarda com’era
Parliamo di una delle vetture più uniche viste nel 2005 al Motorshow di Bologna, quando fece il suo debutto un modello in grado di riportare la Fiat nel segmento dei fuoristrada compatti a trazione integrale: la Fiat Sedici. Un’auto tuttofare, ma sempre contenuta nelle dimensioni.
Il nome è già u colpo di genio, ovvero 16 è il prodotto aritmetico di “4×4”, la formula per i veicoli dotati di trazione integrale. La nuova Fiat Sedici nasce come sorella italiana di Suzuki SX4: all’epoca, il gruppo Fiat aveva una partnership con il colosso giapponese. Per Fiat, si tratta di un’occasione per rientrare nella fascia delle auto da famiglia a trazione integrale con un investimento contenuto.
La matita che mette la firma è quella di Giorgetto Giugiaro, all’epoca al comando dell’Italdesign di Moncalieri, firma lo stile del primo B-SUV di Fiat. Sedici è un’auto che combina a meglio due linee di pensiero che l’hanno creata: da una parte l’estetica riuscita di un veicolo compatto, ma fruibile come perfetta auto di famiglia, dall’altra una qualità costruttiva giapponese.
L’altezza da terra di 19 cm e la trazione integrale sempre di serie, rendono la Fiat Sedici un progetto dalle grandi potenzialità. Il lancio avviene in grande stile all’inizio del 2006, in concomitanza con le Olimpiadi Invernali di Torino.
Nel 2009 vede un’aggiornamento di metà carriera, Fiat Sedici riceve un nuovo frontale coerente con lo stile delle Fiat contemporanee, interni di maggiore qualità e una gamma motori completamente rivista per dare una maggiore potenza e minori consumi ed emissioni. Il 1.6 benzina Suzuki arriva a 120 CV, mentre il turbodiesel diventa un 2.0 Multijet da 135 CV. Entrambi possono essere abbinati alla trazione solamente anteriore oppure all’integrale girando il manettino.
La Sedici ha segnato un segmento, la 500X lo domina
L’upgrade stilistico e meccanico traghetta il SUV Fiat nel nuovo decennio, mentre si è in preda ad una crisi economica senza precedenti, l’esigenza di creare veicoli sempre più efficienti e il crescente interesse dei clienti verso i SUV compatti, il momento però.
Propizio dato che nasce la voglia di B-SUV. A differenza del SUV Fiat, i suoi concorrenti propongono un migliore sfruttamento degli spazi interni in rapporto alle dimensioni, motori più parchi nei consumi e prezzi uguali se non inferiori, che però decreteranno il vistoso calo di vendite di Fiat Sedici negli ultimi anni del proprio ciclo di vita: dal 2006 al 2014, ne sono stati venduti circa 156.000 esemplari. Per fare un paragone, l’erede Fiat 500X ha totalizzato, nei suoi primi 5 anni di commercializzazione, oltre 500.000 esemplari.
Bisogna comunque ammettere che a Fiat Sedici va riconosciuto il merito di aver di fatto inventato il segmento dei B-SUV, quello che ancora oggi domina il mercato, ma senza saper comprendere fino in fondo le logiche che hanno portato alla sua evoluzione. Un successo a metà che ha portato la casa italiana a realizzare la 500X, ancora oggi al vertice delle classifiche di vendita grazie a quel giusto mix tra design, praticità e tecnologia che è sempre mancato alla Sedici.