Fiat storiche: ricordi la 128? La Volkswagen italiana dal successo planetario
Uno dei modelli iconici della casa automobilistica torinese, la Fiat 128 un’auto di successo con oltre tre milioni di esemplari venduti.
Prodotta nello stabilimento di Rivalta a Torino tra il 1969 e il 1983, in vendita fino a metà degli anni Ottanta in Italia e metà dei primi anni Novanta in altri Paesi. Progetto all’avanguardia di Dante Giacosa e design del giovane Giorgetto Giugiaro.
L’innovazione parte dal motore, prima vettura Fiat a trazione anteriore, una scelta poco comune tra le automobili italiane ma presente già su Lancia Flavia e Fulvia e su alcuni modelli delle case automobilistiche francesi, tedesche e inglesi.
La vera novità, rispetto a chi già utilizzava alla trazione anteriore, è la cosiddetta “disposizione Giacosa” il gruppo motore-trasmissione in posizione trasversale, cambio in linea a sinistra del motore, al fine di migliorare l’organizzazione dello spazio nell’abitacolo.
Motore e design all’avanguardia
Altre scelte all’avanguardia le sospensioni a quattro ruote indipendenti consistevano in uno schema McPherson all’avantreno e in una balestra trasversale al posteriore. Adozione per il motore della cinghia dentata gommata di distribuzione al posto della vecchia catena che anche se più robusta necessitava di frequenti manutenzioni e non garantiva la stessa silenziosità.
Al lancio presentata in un’unica motorizzazione 4 cilindri 1116 cc erogante 55 cv con albero a camme in testa, che allora era utilizzato solo nei motori più sportivi. Velocità massima 140 km/h. L’esterno spigoloso della Fiat 128 accoglie un interno molto innovativo e improntato alla funzionalità, con finiture semplici e sedili in finta pelle, un abitacolo interno ben studiato e spazioso grazie al pianale senza tunnel centrale e pavimento piatto.
D’ispirazione per la Golf Prima Serie
Nel 1970 sulla cresta del successo si aggiudica il premio Auto dell’anno 1970. Così famosa in Europa che lo stesso designer Giugiaro racconta di quando in visita alla sede progettazione della Volkswagen, per consegnare le bozze del disegno della Golf, trovò una Fiat 128 spogliata di tutto e messa allo studio, considerata la migliore ispirazione per un’auto medio-piccola moderna per la progettazione della Golf Prima Serie. Lanciata in tre serie, dal 1969 al 1972 la prima, la seconda serie dal 1972-1976 e la terza dal 1976-1985.
Al debutto prodotta in versione berlina e familiare, quest’ultima con il corpo vettura di una station wagon ma solo 3 porte. La seconda serie si distingue per una calandra di diverso disegno, volante e plancia rivisitati e fari posteriori modificati. Modifiche evidenti nel settore motoristico, introdotto il 1.3 L adottato dalla versione 128 Special. La terza serie presenta un restyling del paraurti da ferro in plastica e fari quadrati. La 128 resta una delle Fiat di maggior successo che ha segnato un’epoca dell’auto italiana.