Sportiva nello stile e nella guida, la celebre Fiat Barchetta rappresenta l’oggetto del desiderio di tanti collezionisti.
Il look moderno e dinamico così come la sua qualità e il suo stile di guida, la rendono ormai un’icona, una delle spider più amate e desiderate dagli appassionati del genere. Lanciata sul mercato nel 1995, prodotta dalla casa automobilistica torinese fino al 2005.
Il suo design è opera di un designer greco Andrea Zapatinas, che trasse ispirazione dal passato di Fiat con le spider e le sportive e da altre roadster storiche come la Ferrari 166 MM Barchetta del 1948 carrozzata da Touring Superleggera. Gli interni firmati da Peter Davis e Giuseppe Bertolusso.
La scelta del progetto di design Zapatinas avviene dopo una competizione interna al Centro Stile Fiat, indetta tra i designer più in voga del tempo. Ogni progetto portava il nome di una pizza, quello del designer greco era “Marinara” mentre c’era una “Diavola”del famoso Chris Bangle, dalle linee più decise e spigolose e che diventerà poi un’altra icona Fiat, la Fiat Coupé.
La Fiat Barchetta è una spider basata sul pianale Fiat Punto Prima Serie. Al lancio debutta con un’unica motorizzazione benzina aspirato 1.8 4cilindri da 130 cv con una capacità di accelerazione da 0-100 km/h in 8,7 secondi e una velocità massima che sfiora i 200 km/h. Dal punto di vista della dinamicità, nonostante la distribuzione dei pesi di 65% all’anteriore e il 35% al posteriore, tipica della trazione anteriore, si rivela al di sopra di tutte le aspettative grazie alla regolazione più sportiva dell’assetto (sistema Mac Pherson all’avantreno) e alle carreggiate allargate.
Lo stile delle roadster si respira anche all’interno dell’abitacolo, a suggerire il collegamento tra interno e esterno ci sono le sezioni in tinta carrozzeria sui pannelli delle portiere e nella parte bassa della plancia. Linee sinuose e fluide, ben proporzionata, fari anteriori carenati e posteriori sdoppiati, maniglie a scomparsa nella fiancata.
Su Fiat Barchetta di serie l’airbag lato guida, le cinture di sicurezza con pretensionatore, serrature portiere dall’elevata resistenza, sedili con traversa interna antiscivolamento, impianto anti-incendio FPS con interruttore inerziale, chiave elettronica antifurto con blocco motore Fiat Code, blocco pompa e valvola antideflusso carburante e serbatoio realizzato con materiale resistente e protetto.
Dal 1994 al 2002 è assemblata dalla Carrozzeria Maggiora di Moncalieri e questo senso di artigianalità rispecchiato dai numeri di esemplari prodotti, circa 57000 in 10 anni, rende la Fiat Barchetta un’icona anche in questo senso. A partire dalla chiusura di Maggiora, nel 2002 l’assemblaggio si trasferisce nello stabilimento di Mirafiori e a fine anno fa la sua apparizione il restyling della Barchetta, cambiata nel frontale e nei colori, nei cerchi e in alcuni dettagli interni, che non conquisto il pubblico e ne decretò la fine.