Un successo in Sud America e un flop di vendite in Europa, il destino contrastante di Fiat Duna, la bruttina di casa Fiat.
Già in commercio sul mercato sud-americano, in Brasile e in Argentina, la Fiat Duna arriva su quello italiano e europeo nel 1987 e non riscuote né ordini e né successo. Considerata da molti non proprio un fiore all’occhiello della casa automobilistica torinese, classificata come la brutta di casa Fiat, è comunque nella lista delle auto d’epoca d’interesse storico, anche perché in Italia ce ne sono veramente poche.
Si tratta di una berlina segmento B, in produzione in Sud America (a Betim e a Sevel) dal 1985 al 2000, importata in Europa dal 1987 al 1991 (fino al 1997 nella versione Weekend). Il design a cura di Giorgetto Giugiaro per il Centro Stile Fiat di Torino. Parente stretta dell’estetica della Fiat Uno, diciamo una variante a tre volumi, e per quanto riguarda la parte meccanica della Fiat 127.
La Fiat Duna approda sul mercato in versione berlina e station wagon, una familiare detta Fiat Duna Weekend. Il modello a due porte non arriva mai in Europa. Nata anche con l’intento di sostituire la Fiat 128, il destino della Fiat Duna appare già contrassegnato da insuccesso per la casa automobilistica torinese, forse per il design non riuscito, per i pochi allestimenti e per altri dettagli che al pubblico proprio non piacquero.
Dotata di motore a benzina 1.3 da 60 cv e 1.5 da 82 cv o un’unità a gasolio 1.3 da 42 cv sostituito poi da un 1.7 da 60 cv, pianale, scocca e sospensioni rinforzate per rispondere al meglio alle strade accidentate e difficili dell’America Latina e sostenere un maggiore carico previsto dalla carrozzeria.
Un successo di vendite e di critica in Sud America, al contrario di quanto successo dopo in Europa, il pubblico apprezzava molto il design, la meccanica e gli allestimenti di Fiat Duna. Nel 1986 vince il premio Carro do Ano, auto dell’anno per la rivista paulista Autoesporte.
È proprio questo successo di vendite che spinge i responsabili Fiat a tentare di importare la Fiat Duna in Europa e in Italia, in modo da allargare la gamma della Fiat Uno e accontentare anche il cliente che desidera una berlina robusta ma dal prezzo accessibile, dopo che la Fiat 128 era uscita di scena ed era approdata sul mercato, nel 1983 la Fiat Ritmo. Comune poi in quegli anni realizzare nuovi modelli a tre volumi a partire da auto prive di “coda”.
Quando giunge sul mercato europeo e in Italia, mai nel Regno Unito perché non era prevista la produzione di auto con guida a destra nello stabilimento brasiliano, l’effetto non è quello sperato dai vertici Fiat che ritira dai listini di vendita il modello già nel 1991.