Formula 1, sai perché tutti stanno riverniciando le monoposto? Il motivo è assurdo I Pensano a tutto
Una delle parole d’ordine della F1 è quella di cercare la prestazione in ogni dettaglio. Diversi team hanno cambiato vernice della carrozzeria passando da quella lucida a quella opaca per far “dimagrire” le nuove vetture
Il peso minimo è uno dei grandi grattacapi della maggior parte delle scuderie in F1 in questo 2023. Un colore mat, ovvero opaco, permette di ridurre fino al 70 per cento il peso della vernice sulla monoposto che solitamente è nell’ordine degli 1,5 kg.
Un risparmio sul peso dunque da poter investire in qualche altro componente per cercare maggior performance. Senza contare che spesso le vernici moderne migliorano anche l’aerodinamica delle vetture grazie ad una penetrazione aerodinamica minore.
In uno sport competitivo come la Formula 1, anche un singolo chilogrammo può fare la differenza in termini prestazionali, tanto da valere alcuni centesimi di secondo al giro, a seconda del tracciato in cui si corre. Facile intuire che in una gara che si gioca sul filo dei millesimi di secondo, quindi, anche un solo chilo risparmiato può contribuire a rendere il pacchetto vettura decisamente più competitivo.
La verniciatura delle monoposto non influisce solo sul fattore peso, ma anche sul coefficiente di penetrazione aerodinamica (Cx). Oltre a essere leggera, la vernice deve essere in grado di far scivolare lo sporco raccolto in pista durante la gara ed evitare quindi che questo possa depositarsi su ali o altre appendici aerodinamiche, alterandone profilo e rendimento.
Vetture a “dieta”
Secondo alcune stime, lo strato di vernice su una monoposto di F1 ne vale 6. Quanto alla dieta ha cominciato McLaren, alla vigilia dei test in Bahrain, imitata dall’Aston Martin e persino dalla velocissima Red Bull, ma forse a spingersi più in là di tutte è stata la Williams. Già in Australia sulla FW44 era stata tolta un po’ di pittura blu, e la veste cromatica di Imola mostrava in materiale grezzo le ali, la zona di fronte all’abitacolo, la parte superiore del cofano motore e le fiancate.
L’unica macchina “sottopeso” è considerata l’Alfa Romeo, mentre tra le più leggere ci sarebbero anche Alpine e soprattutto la Ferrari, che sarebbe partita con un vantaggio di 10 kg sulla Red Bull. L’Aston Martin sarebbe al momento più bisognosa di dieta: prima di Imola veniva data a 815 chilogrammi, 17 sopra i 798 minimi richiesti dal regolamento.
Dalla AMR22 è stato tolto un po’ di verde rispetto alla presentazione, in primis spogliando le ali, e stando al direttore tecnico Andy Green questo ha permesso di risparmiare 350 grammi.