Frodi usato, alla prima revisione incrocia le dita | Con la nuova legge salta fuori subito la magagna
La più evoluta strumentazione per la revisione auto, consente una verifica più approfondita di eventuali errori diagnostici e anche di possibili frodi.
Scegliere di acquistare un’auto usata è una scelta molto comune e diffusa che può avere molte motivazioni. Di fondo uno dei vantaggi più apprezzati è sicuramente la differenza di prezzo e la possibilità di cogliere al volo qualche occasione. Ma non mancano i rischi che possono rivelarsi già al primo controllo serio, come quello della revisione.
E proprio una delle novità più importanti che interessa da vicino gli automobilisti, in questo 2024 che si è aperto già con tante nuove notizie e cambiamenti, riguarda la revisione, nello specifico la sua procedura che accoglie e introduce una nuova strumentazione utilizzata in questo esame molto importante per il veicolo.
La tecnologia fa passi avanti non solo a bordo delle auto ma anche nei mezzi a disposizione per la verifica e la manutenzione. Si tratta di un dispositivo, lo Scantool, che collegato alla porta OBD serve a rilevare delle possibili irregolarità. Obiettivo, quello di incrementare il livello si affidabilità e sicurezza nei controlli delle auto revisionate.
Sappiamo bene che la revisione è un passaggio obbligatorio per il conducente del veicolo perché attraverso una serie di procedure verifica e decreta lo stato di conservazione del veicolo e la conformità sia tecnica, che strumentale che relativa alle emissioni ambientali, affinché sia sicuro per circolare.
Dispositivi tecnologici per la revisione: le frodi vengono a galla
L’esito della revisione può essere positivo quindi il veicolo sarà regolare per la circolazione oppure, negativo, quindi o un giudizio sospeso o addirittura da ripetere. A partire da questo nuovo anno, dal 2024, la Direzione Generale della Motorizzazione ha emesso una circolare la n. 33287.
Essa prevede durante l’esame della revisione, l’introduzione di tecnologie e software più moderni ma soprattutto un innovativo dispositivo, lo Scantool. Questo collegato alla porta OBD del veicolo serve per un esame molto più approfondito dei dati della centralina e permette di rilevare con molta più facilità di prima potenziali frodi.
Verifica accurata di errori diagnostici e di eventuali modifiche forzate
Pensiamo a quelle relative alla modifica forzata dei chilometri, lettura di errori memorizzati nella centralina, il numero di telaio ivi memorizzato, anomalie che provocano l’accensione della spia motore o semplicemente problemi diagnostici del sistema di bordo.
Questi controlli sono obbligatori per i veicoli immatricolati successivamente al 1°settembre 2009, nello specifico delle categorie M1, M2 e N1 con massa inferiore a 3,5 tonnellate. I centri autorizzati per la revisione hanno naturalmente l’obbligo di rimanere aggiornati nel rispetto dei cambiamenti della normativa e della strumentazione da essa richiesta con il conseguente aggiornamento dei software.