I ladri non vanno mai in vacanza. In alcuni casi, anche se hai assicurato la tua auto con la clausola per furto e incendio, puoi non ricevere il rimborso. Massima attenzione ai comportamenti di negligenza che possono mettere a rischio il tuo veicolo
Generalmente al momento della stipula della polizza RCA, ci viene offerta anche la possibilità di assicurare l’auto in caso di furto e incendio. Se sottoscritta, questa clausola tutela l’intestatario nel caso in cui fosse suo malgrado, vittima di un ladro o se la vettura assicurata fosse coinvolta in un incendio.
Se malauguratamente rubano la tua auto, si devono compiere alcuni passaggi che prevedono la denuncia di furto a Polizia o Carabinieri, indicando eventualmente anche il furto del libretto e del Cdp se erano in auto.
Successivamente, bisogna portare la denuncia rilasciata dalle forze dell’ordine al Pra, per avviare la pratica di “perdita del possesso” al fine di evitare il pagamento del bollo auto ed eventuali multe rilevate dal momento del furto. In ultima istanza è necessario recarsi con la denuncia all’assicurazione, entro tre giorni lavorativi, per avviare la richiesta di risarcimento.
Quando la clausola furto e incendio viene firmata, molti automobilisti ignorano la parte in cui la compagnia assicurativa tutela se stessa in caso di comportamenti dell’assicurato che mettano a rischio il veicolo. Alla compagnia assicurativa, infatti, occorre consegnare la copia della denuncia, come detto, ed entrambe le copie delle chiavi dell’auto in possesso.
Come detto le chiavi servono a verificare immediatamente che il furto non sia dovuto alla cattiva custodia delle stesse. In una recente sentenza il Tribunale di Vicenza afferma che le condizioni contrattuali escludono: “l’operatività della copertura assicurativa in ipotesi di colpa grave dell’assicurato o delle persone che, su incarico dello stesso, ne abbiano a vario titolo la disponibilità“.
Il caso discusso dal Tribunale di Vicenza riguardava un uomo che aveva lasciato le chiavi dell’auto in una camera di hotel lasciata aperta. Il comportamento negligente dell’uomo, ha quindi consentito al ladro di intrufolarsi nella camera per rubare le chiavi e portar via l’auto. In casi come questo, il malcapitato ha poco o nulla da recriminare e in quanto al risarcimento, anche il giudice ha dato ragione all’assicurazione.
La medesima decisione varrebbe, a maggior ragione, se le chiavi fossero state inavvertitamente lasciate sul cruscotto dell’auto rubata. In altre parole per la giurisprudenza, se la compagnia assicurativa dimostra la negligenza dell’assicurato, può rifiutarsi di pagare il risarcimento.