Nel 2023 ritornano a crescere i casi di furto d’auto nel nostro Paese dopo il breve calo durante il periodo di lockdown e post-pandemico.
Un’apparente discesa dei casi da furto d’auto si era registrata tra il 2020 e il 2021, oggi il fenomeno torna a crescere e si porta ai livelli pre-Covid. Oggetto dei ladri d’auto sono sempre più frequentemente, forse perché molto diffusi, SUV: è il report LoJack che li descrive come il 47% del totale dei veicoli rubati, 1 su 2 è un SUV.
In Italia i furti d’auto assumono una caratterizzazione diversa a seconda della loro collocazione geografica, al Sud il ladri d’auto agiscono quasi sempre per il cosiddetto in gergo “cavallo di ritorno”, pratica illegale che consiste nella richiesta alla vittima di un riscatto per riottenere il mezzo sottratto, oppure per smontare il veicolo e recuperare pezzi da vendere come ricambi; al Centro- Nord è invece diffuso il furto su commissione.
Si registra un alto tasso di furti d’auto nelle regioni Campania, Lazio, Puglia, Lombardia e in minima parte anche in Sicilia. I veicoli sottratti o i ricambi, vengono rivenduti sul territorio nazionale o escono dai confini per approdare nei mercati dell’Est.
È sempre LoJack, la società di servizi automotive, nella “Stolen Vehicle Recovery 2023”, a stilare una classifica delle auto più rubate nel nostro Paese. La top five vede al quinto posto Jeep Compass, preceduta dalla Fiat 500x, terzo posto per la Fiat 500, al secondo la Toyota Rav4, sul podio Fiat Panda.
Occupano un posto più basso in classifica, ma ci sono, Lancia Ypsilon, Renault Clio, Fiat Punto, Smart for Two Coupé, Volkswagen Golf, Opel Corsa e Ford Fiesta. Sorprendente come nella top ten dei modelli più rubati resista la Fiat Uno. I ladri non disdegnano neanche i furgoni, i preferiti sono quelli della Fiat, Dobló, Ducato e dell’Iveco, il Daily, anche Ford con il Transit e Mercedes con Sprinter.
I ladri d’auto vanno al passo con i tempi, nuove tecnologie e nuovi sistemi per i furti, soprattutto per i SUV: molto diffusa è la clonazione della chiave attraverso cui riescono a rubare l’automobile in pochissimo tempo e senza lasciare alcun segno di effrazione. Altra pratica quella del jammer, disturbatore di frequenza del comando a distanza di chiusura del veicolo. Le utilitarie sottratte di solito vengono smontate per ricavarne ricambi.
Esistono alcuni accorgimenti del proprietario dell’auto atti a prevenire il furto, dotare il veicolo di tecnologie in radio-frequenza, per esempio non lasciare mai, anche se per pochissimo tempo, la macchina in moto o i finestrini aperti, evitare parcheggi troppo isolati, non lasciare oggetti o dispositivi digitali in auto, facilmente rintracciabili tramite il Bluetooth.