Gasolio adulterato, continuano le truffe a danno degli automobilisti | Le Fiamme Gialle ne beccano uno dietro l’altro
Tra le insidie che gli automobilisti devono affrontare anche i numerosi e diffusi casi di truffe riguardanti il settore dei carburanti.
In questo 2023 il caro carburante, in particolare quello della benzina, possiamo affermare essere stato una costante per gli automobilisti italiani, che specie durante certi periodi, pensiamo alle varie festività o alle ferie in agosto, hanno visto salire alle stelle i prezzi.
Viaggiare è dunque diventata un’attività dispendiosa e non solo. Tra le difficoltà e le insidie che ogni giorno un’automobilista deve affrontare, non solo il caro prezzi del carburante, le diffuse e comuni truffe che riguardano questo settore e che hanno come vittime finali conducenti e mezzi.
Tra colonnine di distribuzione e pompe di erogazione truccate e miscele risultanti da attività poco legittime, casi di truffe che riguardano il settore dei carburanti sono all’ordine del giorno. Purtroppo l’automobilista non può accorgersene facilmente e quindi si spera sempre che le Forze dell’Ordine riescano a sgominare queste attività.
In questi giorni i Finanzieri del comando provinciale di Catania, durante la loro attività di controllo e di verifica del territorio sempre nel tentativo di contrastare qualsiasi frode appunto nel settore dei carburanti e delle accise, si è trovata di fronte uno di quei casi di cui non vorremmo mai sentir parlare.
Truffe del gasolio: nuovo sequestro della Guardia di Finanza
I Finanzieri hanno sequestrato un serbatoio da 2.600 litri di gasolio “Diesel Hiq” che sarebbe servito per l’autotrazione, presso un distributore di Giarre. Insieme al carburante sono state sequestrate anche in numero di quattro le colonnine di rifornimento e ugualmente le otto pompe di erogazione collegate a tale distributore. Il rappresentante legale della società è invece stato segnalato all’autorità per reato di frode in commercio e miscelazione non autorizzata.
Il motivo del sequestro del carburante? Di certo la non conformità. Dopo accertamenti accurati e verifiche, le Forze dell’Ordine, in particolare le analisi sono state effettuate dai militari della compagnia di Riposto, hanno decretato come il carburante “non era conforme ai requisiti specifici previsti dalla normativa in termini di sicurezza e qualità del prodotto”.
Una miscela non conforme alla normativa
Ma c’è un dettaglio di questo tipo di carburante sequestrato sui i Finanzieri, dopo le analisi, si sono concentrati, e riguardava il punto di infiammabilità della miscela, il cui valore si aggirava intorno ai 45 gradi quando sappiamo che il valore previsto dalla legge deve essere almeno di 55 gradi, quindi decisamente inferiore. Infatti le Forze dell’Ordine coinvolte nell’operazione di sequestro hanno spiegato quanto questo dato possa essere pericoloso.
Nella nota del comando provinciale di Catania, che i Finanzieri hanno rilasciato, si legge infatti che “tale difformità sebbene non immediatamente problematica per i motori delle autovetture, avrebbe potuto produrre effetti negativi nell’uso prolungato, oltre a comportare un aumento delle emissioni di gas di scarico al di sopra dei limiti previsti dalle normative europee a tutela dell’ambiente”.