Hai appeno comprato un’elettrica con gli incentivi ma ti hanno fregato | Dal 2027 obbligatorio questo nuovo documento
Tra meno di tre anni tutte le auto elettriche e ibride plug-in dovranno includere il passaporto della batteria o Battery Pass. Il suo obiettivo principale è facilitare la vita ai consumatori nell’uso e nella manutenzione della batteria della propria auto, ma anche ai produttori e alle officine meccaniche.
Un altro dei suoi scopi è dettagliare il processo di produzione, o se rispettano gli standard di commercializzazione europei.
Il passaporto della batteria è definito e incluso nel nuovo regolamento europeo sulle batterie, entrato in vigore nell’agosto 2023. Ma non sarà obbligatorio fino al 18 febbraio 2027, per dare il tempo di sviluppare gli standard e il database, nonché produttori di adeguarsi alle normative.
Nato in Germania e coordinato da Systemiq, vanta tra i principali partner del consorzio ‘Battery Pass’ troviamo BMW e Audi, così come l’azienda di riciclaggio Umicore o l’azienda chimica BASF tra gli altri. Tra i partner e sostenitori troviamo diversi produttori e associazioni di batterie, tra cui CATL, e altri produttori di automobili come Mercedes-Benz.
A questo scopo, il Battery Pass si materializzerà in un codice QR che sarà collegato a ciascuna batteria: scansionandolo si potrà accedere a tutte le informazioni relative al dispositivo. Sarà come una sorta di carta d’identità: ad ogni batteria sarà associato un passaporto che, una volta esaurita e riciclata la sua vita, verrà eliminato.
Il pass
Il Battery Pass deve contenere informazioni dettagliate sulla batteria stessa , nonché sui suoi materiali, processi di fabbricazione, vita utile o dati relativi alla ricarica. Aiutare, insomma, i consumatori nell’utilizzo di queste batterie, ma anche le case automobilistiche che le equipaggiano.
Gran parte di questi dati saranno accessibili al pubblico , ovvero a cui avranno accesso gli acquirenti di un’auto elettrica o PHEV. Per sviluppatori, produttori o officine, le informazioni saranno ampliate e accessibili esclusivamente per facilitare l’installazione, la riparazione o il riciclaggio. Quelli con accesso pubblico saranno innumerevoli.
Le definizioni
Composizione della batteria: materiali utilizzati nel dispositivo, inclusa la sua composizione chimica nonché l’uso delle sostanze pericolose presenti con tanto di percentuali di materiali riciclati utilizzati. Impronta di carbonio della produzione di batterie: ci consentirà di conoscere la sostenibilità del processo di produzione. Capacità della batteria: la capacità nominale (in ampere-ora), più la tensione minima, nominale e massima con intervalli di temperatura. Durata della batteria: espressa in cicli e con il dettaglio del test utilizzato, limite di capacità di esaurimento della batteria: solo per elettrico puro.
Intervallo di temperature che la batteria può sopportare quando non viene utilizzata, incluso il test di riferimento. Ricarica della batteria: velocità di ricarica del corrispondente test del ciclo di vita. Anche l’efficienza energetica iniziale di andata e ritorno e al 50% del ciclo di vita. Periodo di garanzia commerciale in base alla vita utile, ai requisiti del mercato e alla dichiarazione di conformità UE.