Siamo sempre alle solite. Sempre gli stessi problemi dei piloti paganti: appena le capacità finanziarie degli sponsor si abbassano leggermente, i primi a rischiare il posto sono proprio loro.
Se questo succede con un pilota indonesiano però, la situazione è totalmente diversa: dopo l’ufficialità della notizia da parte dello sponsor che il pilota della Manor potrebbe abbandonare anzitempo il campionato, il Governo indonesiano ha promosso una raccolta fondi via SMS per raccogliere la somma necessaria al pilota per terminare tutte le 21 gare in calendario al volante della Manor.
Ovviamente, visto il numero di volte in cui si vedono dei piloti costretti ad abbandonare le stagioni in corso, o il numero di volte in cui i piloti vengono chiamati ad affrontare una singola stagione, restando solo meteore di questo sport, la filosofia del Team Haas, che ha deciso di non puntare sui piloti paganti, non può che essere condivisa.
Intervistato direttamente dallo staff giornalistico della Formula 1, Rio Haryanto ha dichiarato: “In questo momento non so con precisione cosa accadrà nel futuro. Personalmente continuerò a dare del mio meglio, ma i fondi rimangono comunque un problema. Questa situazione però, non è gestita direttamente da me, ma se ne occupa il mio management, in modo tale che io possa avere sampre la serenità di occuparmi solo delle gare”.
Il pilota indonesiano ha poi proseguito: “Il voglio solo dare il massimo in modo tale da essere un buon candidato nel caso in cui la Manor dovessere decidere quale pilota tenere come terza scelta. E certo, vorrei restare fino a fine stagione.”
Infine, Haryanto ha concluso la sua intervista parlando del GP di Montecarlo: “Arrivare a punti sarebbe magnifico, e la monoposto è abbastanza competitiva. Se le cose dovessero andare male per qualcuno, noi potremmo avere la possibilità di raccogliere punti importantissimi e, per noi, sarebbe come una vittoria. Attualmente non sto pensando ad una seconda scelta oltre la Formula 1. Se sei qui, non puoi pensare ad altro. Se le cose dovessero andare male, penseremo ad un piano B più avanti.”