I segnali riflettenti per strada non li abbiamo inventati noi | Esistevano già 2.000 anni fa, la scoperta incredibile
Una scoperta storica che ha dell’incredibile e che fa riflettere su quanto sia importante il peso della storia sul presente.
Il passato ha solo da insegnarci. Se guardiamo alle nostre spalle, ci sono eventi e cose da cui prendere spunto per migliorarci e altre da non ripetere mai più. La storia ci insegna questo, in particolare nel nostro Paese abbiamo forse la più ricca eredità storica su cui riflettere, che il mondo spesso ci invidia.
Siamo custodi della storia dell’impero più grande mai esistito, di quello romano, che ha lasciato in eredità, non solo a noi italiani, ma un po’ dappertutto, grandi costruzioni e grandi idee. Tutta l’area del Mediterraneo e non solo, anche Francia, Gran Bretagna.
Portatori di concetti e idee molti avanti per i tempi che ancora oggi osserviamo essere in piedi. Un esempio, le strade romane e incredibile ma vero, alcune scoperte recenti le hanno descritte come dotate di un vero e proprio sistema di segnalazione riflettente. Concettualmente identico a quello che noi oggi abbiamo sulle nostre strade.
Parliamo di circa 2.300 anni fa, quando furono costruite strade in pietra, pensate per far muovere più agevolmente cittadini e legioni lungo l’impero, ma anche carrozze e cavalli. Ma c’era un problema: la notte sarebbe stato impossibile muoversi, perché non c’era alcuna luce che potesse guidare i viandanti.
I segnali stradali riflettenti? Un’invenzione che ha duemila anni
Si pensa dunque che fu allora che i romani pensarono e misero a punto un primordiale sistema di segnaletica riflettente, il primo della storia. Ma in cosa consisteva, data l’epoca, questo sistema? Semplicità ed efficacia, le parole d’ordine. I romani pensarono bene di utilizzare ciò che allora la natura metteva loro a disposizione.
Tra le innumerevoli pietre tutte uguali e tradizionali nel colore, che costituivano i ciottoli della strada, ve ne posizionarono alcune di colore bianco, capaci per questo di riflettere la luce, in particolare, pensando ai viaggi di notte, pensando che potessero riflettere la luce della Luna.
Un sistema davvero incredibile per quei tempi
Certo non aspettiamo chissà quale risultato, si trattava pur sempre di semplici pietre e nonostante fossero molto bianche, erano di piccole dimensioni e poi non avevano chissà che potere riflettente. Ma nonostante le purtroppo deboli premesse, si pensa che in qualche modo riuscissero a svolgere, anche se in minima parte, la loro funzione, addirittura permettere a qualche viaggiatore più audace di continuare il suo viaggio nella notte buia.
Ma in questi casi non è tanto da considerare la riuscita dell’esperimento quanto piuttosto la capacità d’ingegno e di pensiero che stava dietro a coloro che riuscirono a pensarlo, considerando l’epoca e gli strumenti potremmo osare dire “preistorici”a disposizione. Si può dunque affermare che questo rappresenta uno dei primi usi di materiali riflettenti stradali documentati.