Incidente, sei responsabile quando l’altro veicolo sconfina sulla tua corsia | Vai nel penale anche se non è colpa tua
Alcune infrazioni del Codice della Strada, come l’invasione di corsia, prevedono l’accertamento dell’effettiva responsabilità di entrambi i conducenti.
Nell’ambito del contenuto del Codice della Strada si può far riferimento a delle norme che non riguardano solo infrazioni frequenti e comuni della circolazione degli utenti della strada e che non costituiscono pericolo grave al punto tale da provocare incidenti e morti.
Altre invece si riferiscono a situazioni di comportamento estremamente gravi e che purtroppo sono spesso al centro della cronaca nazionale. Prendiamo ad esempio uno dei comportamenti di sicuro più pericolosi, quello dell’invasione di corsia di chi proviene nell’altro senso di marcia.
In questi casi il rischio di un incidente frontale e mortale non è proprio basso. E qui diventa complicata anche la giurisprudenza. Perché non è sempre detto che il conducente sia sollevato dalla responsabilità penale per omicidio stradale, come prescritto dall’articolo 589 bis del Codice Penale.
È la Corte di Cassazione ad essersi pronunciata attraverso una sentenza, quella del 27 agosto 2021, la numero 32277, nella quale ha affermato che la condotta di guida di entrambi i veicoli, nella situazione di infrazioni e comportamenti che trasgrediscono il Codice della Strada, costituisce un elemento eziologico che concorre alla determinazione dell’evento.
Invasione di corsia e responsabilità, anche nei casi più gravi
Questo sulla base dei principi di equivalenza causale e di auto responsabilità che devono regolare la condotta degli utenti della strada. E questo principio vale a prescindere dalla presenza o meno dello sconfinamento da parte del veicolo che proveniva in senso opposto a quello di marcia.
Facendo riferimento all’articolo sopra detto, il 589 bis, l’omicidio stradale punisce il soggetto che procuri la morte di una persona in violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale. Successive integrazione alla materia, hanno contemplato anche l’aspetto delle lesioni personali stradali, inasprendo ancora di più trattamento e pena, specie quando ci troviamo nei casi di guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di stupefacenti.
La sentenza della Cassazione: co-responsabilità nella condotta di guida
Tornando alla sentenza di Cassazione iniziale, a quell’argomento, anche la Corte d’Appello aveva appoggiato la decisione di condanna di un conducente colpevole del reato di omicidio colposo ai danni del terzo trasportato da veicolo da esso condotto, dopo collisione con il veicolo proveniente dall’opposta direzione di marcia. I Giudici avevano ravvisato co-responsabilità per entrambi i conducenti.
Le motivazioni, velocità eccessiva, specie per l’ora notturna del fatto, presenza di curva e quindi visuale con scarsa visibilità e marcia di entrambi al centro della carreggiata. Un caso del genere naturalmente ha previsto il ricorso di uno dei due, che anche con delle perizie, voleva attestare la responsabilità del veicolo proveniente dal senso di marcia opposto, sostenendo che la sua posizione centrale era stata dovuta proprio al fatto che l’altro aveva invaso la sua di corsia. Ma nulla di fatto visto che i Giudici non hanno fatto che ribadire che la condotta di guida deve essere da parte di entrambi lecita.