Incidenti stradali, attenzione all’ultima truffa: così ti portano via tutto
La truffa del “finto incidente” è tornata, assieme ai suoi subdoli autori. Con questo escamotage i falsi agenti si presentano a casa e si fanno consegnare i soldi. Il raggiro viene commesso soprattutto ai danni di persone anziane preoccupate per le condizioni del proprio caro
I malviventi hanno purtroppo molta fantasia e possono inventare nuovi espedienti dall’oggi al domani. Occorre perciò, come si dice, “stare in campana” ogni volta che si presenta un inconveniente che può destare sospetto.
Ancora una volta si torna a parlare di truffa attraverso un “falso incidente”. Il modus operandi è quasi sempre lo stesso: nella tarda mattinata le anziane vittime, tutte ultra 80enni, ricevono una visita a casa da parte di una persona, che dopo essersi qualificata come un amico avvocato, comunica che la propria figlia o figlio si è reso responsabile di un incidente senza conseguenze ma che, data la circostanza, ha assolutamente bisogno di soldi per ripagare il danno, altrimenti rischia una denuncia.
Per certificare la bontà dell’accaduto e per convincere i coniugi dell’assoluta necessità, il finto avvocato fa una telefonata fingendo di parlare proprio con il diretto interessato.
La truffa si svolge sul filo della necessità e tale pathos è poi normalmente accentuato dall’età avanzata, così da divenire insostenibile. La voglia di aiutare un parente in difficoltà, come pure il volersi sentire utili ed attivi e forse anche meno soli, è spesso il motivo che fa cadere nell’inganno.
Come funziona il “finto incidente”
Dopo aver individuato le potenziali vittime, che corrispondevano ad una persona anziana o comunque fortemente suggestionabile, l’interlocutore (il finto avvocato) introduceva un dialogo riuscendo a carpire dati sensibili personali, che venivano poi sfruttati per indurre nella vittima una falsa rappresentazione della realtà (il grave incidente stradale causato da un familiare), accompagnata dalla minaccia di un grave danno e la necessità di consegnare il prima possibile un’importante somma di denaro o preziosi per evitarlo.
I due coniugi, nella circostanza, temendo che il figlio avesse nascosto l’accaduto proprio perché responsabile, accettavano la proposta, ma non senza nutrire qualche dubbio sulla veridicità dell’accaduto.
Un tema, quello delle truffe alle persone anziane, che ha ricadute non solo economiche ma anche psicologiche sulle vittime, per questo è necessario insistere nella prevenzione, che può passare anche dall’alleanza fra giovani e meno giovani, nonni e anziani, un fattore che può rappresentare un elemento fondamentale per rispondere alle insidie che arrivano dai truffatori, cercando la collaborazione dei familiari o dei vicini di casa.