Questa volta parliamo di un problema che può colpire chiunque, basta non essere in regola con tutti i pagamenti ed il Fisco arriva dubito a fare questo gettando nello sconforto molte persone.
Si tratta di un provvedimento sanzionatorio che interviene nel momento in cui sia debitore nei confronti del Fisco e vincola l’uso del veicolo, che di fatto non potrà circolare.
La nuova normativa prevede che il provvedimento non può essere applicato per situazioni debitorie che vano sotto le 800,00 euro e può essere invece attivato entro 60 giorni dalla comunicazione, a fronte dei 120 della vecchia normativa.
Al soggetto debitore pertanto vengono applicate le cosiddette “ganasce fiscali”, di fatto nessun mezzo meccanico viene applicato al veicolo, ma tuto viene bloccato a livello burocratico.
Il veicolo sottoposto a fermo può essere tranquillamente assicurato ma la circolazione è assolutamente vietata. Se un soggetto viene sorpreso a circolare con un veicolo sottoposto a provvedimento le conseguenze sono davvero molto gravi, parliamo di confisca immediata del mezzo e sono previste sanzioni pesanti per il trasgressore colto in flagrante.
Il veicolo oggetto del fermo nel periodo di validità del provvedimento, non potrà essere venduto o ceduto, rimarrà di proprietà del soggetto debitore fino alla risoluzione della controversia amministrativa, senza possibilità di disfarsene.
La rimozione del fermo amministrativo sei ottiene quanto il debito viene risolto, per far ciò vi sono due strade possibili:
In ogni caso un’operazione da compiere per completare la rimozione del fermo amministrativo è la cancellazione dello stesso dai registri del PRA, senza questo passaggio, di fatto pur avendo risolto la situazione debitoria, il veicolo non potrà circolare. Inoltre vi è una tassa da pare e la revisione da fare. Proprio per questo la rimozione del fermo amministrativo comporta dei costi: