Mercato dell’auto, se compri questo marchio italiano ti porti a casa una bella sorpresa | Le sue auto vengono da molto lontano
Sappiamo bene come molte case non stanno a guardare nulla, ma cercano di guadagnare fette di mercato in vari paesi. Possiamo parlare dell’inevitabile avanzata cinese in Italia, dove l’unico obiettivo è accaparrare clienti anche a discapito di informare con trasparenza su cosa stanno acquistando.
Parliamo di un contesto automobilistico sempre più globale e terribile dove vi è stata l’entrata dei costruttori cinesi nel mercato italiano, il che è diventata una realtà ineluttabile. Con l’aumentare della presenza dei marchi automobilistici cinesi in Italia, nasce il bisogno di informare con trasparenza e completezza gli acquirenti riguardo alle caratteristiche, alla qualità e alle prestazioni dei veicoli offerti. La domanda che molti si pongono è se queste nuove proposte siano all’altezza delle aspettative degli automobilisti italiani, noti per il loro apprezzamento per la qualità, l’eleganza e l’affidabilità delle auto.
Gli acquirenti devono essere informati in modo accurato sulle specifiche tecniche, sulle prestazioni, sulla sicurezza e sulla qualità delle automobili cinesi offerte sul mercato italiano.
La chiarezza è al primo posto per i nuovi ingressi nel panorama automobilistico nazionale. Se da un lato l’espansione cinese è una realtà inevitabile, dall’altro è fondamentale assicurare che i consumatori siano informati e che le informazioni fornite siano chiare.
Il famoso marchio molisano DR, creato nel 2006 da Massimo Di Risio, è oggi facente parte dell’azienda cinese Acteco, che realizza i motori di proprietà della connazionale Chevy, che è stata in grado di far registrare numeri rilevanti negli ultimi mesi.
Proprio per questo motivo, il sogno dell’azienda italo – cinese con sede a Isernia ha subìto uno scossone che ha frenato il brand italiano proprio durante la sua massima espansione.
Pubblicità fuorviante
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, ha avviato un’indagine nei confronti della casa italiana DR Automobiles per “possibili condotte illecite durante la promozione e la vendita delle autovetture a marchio DR ed EVO, in violazione delle norme del Codice del Consumo”.
Questo si legge nella nota rilasciata sul sito ufficiale dell’Antitrust, che segnala al brand italiano di non informare in maniera chiara e trasparente la provenienza cinese delle proprie vetture.
I marchi italo-cinesi
La situazione è aggravata dalla presenza di bandierine italiane durante gli spot televisivi, che fuorviano il potenziale acquirente sull’effettiva provenienza costruttiva dei marchi EVO e DR.
Infatti, i due marchi importano dalla Cina le vetture dei marchi Chery, JAC e BAIC, “ribrandizzandoli” in Italia con i loghi EVO e DR, pertanto sarebbero cinesi nell’anima e italiane di facciata, il che non è del tutto legale e legittimo