Mini Cabrio JCW: ecco la più sportiva della gamma
Di Marco Merlo
La gamma Mini, in versione Cabrio, si va a completare verso l’alto con l’introduzione a listino della sua versione più sportiva e prestazionale: la Mini John Cooper Works
Quando si parla di un’icona dell’automobilismo mondiale come la Mini, il richiamo al nome del leggendario preparatore John Cooper è praticamente immediato: nel corso degli anni, le versioni contrassegnate con questa sigla sono state capaci di mietere molti successi e guadagnarsi un posto di rilevo tra gli appassionati e non del settore.
La cura JCW ha modificato la Mini Cabrio sia esteticamente che, sopratutto, meccanicamente.
Dal punto di vista del design, riprende in tutto e per tutto gli stilemi inaugurati dalla versione “chiusa” ma andando ad aggiungere, rispetto a quest’ultima, la capote in tela ad azionamento elettrico: il movimento può essere effettuato fino a 30 km/h e impiega in tutto 18 secondi.
Come per la Mini Cabrio standard, anche la JCW consente di far arretrare di qualche centimetro la capote, più precisamente la porzione più prossima al parabrezza, andando a ricreare l’effetto di un tetto apribile.
A caratterizzare questa nuova variante ci pensano i cerchi in lega da 17 pollici (disponibili anche quelli da 18 pollici tra gli optional), i badge identificativi e altri particolari estetici dedicati.
Il cuore pulsante della Mini Cabrio JCW è rappresentato dal motore quattro cilindri 2 litri turbo a benzina, con iniezione diretta, da 231 cavalli (e 320 Nm di coppia) in grado di spingere la vettura fino ad una velocità massima di 240 km/h con uno scatto da 0-100 in soli 6,6 secondi.
Tali dati si riferiscono alla versione dotata del classico cambio manuale a sei rapporti, mentre la versione dotata di cambio automatico Steptronic (sempre a sei rapporti) riesce a spuntare tempi leggermente milgiori: la velocità massima sale a 242 km/h e lo scatto 0-100 si riduce a 6,5 secondi.
Date le maggiori prestazioni e la vocazione dichiaratamente sportiva della JCW è stato maggiorato l’impianto frenante, irrigidita l’intera scocca e rivisto l’assetto.