La direzione del circuito, che aveva “spinto” tanto per rientrare nel calendario, ha annunciato che i lavori di ristrutturazione non saranno terminati prima di fine luglio.
I lavori in questione riguardano la creazione di un nuovo tratto necessario per tagliare la prima variante ed il Curvone e per allargare le vie di fuga come espressamente richiesto dalla Dorna.
Secondo quanto scritto sul contratto stipulato tra la Dorna e la Federazione Italiana, le tappe italiane dovrebbero essere tre, quindi c’è una possibilità che l’autodromo “Piero Taruffi” di Vallelunga possa entrare in extremis nel calendario. Tuttavia pare che anche la pista romana abbia in programma alcuni lavori riguardanti le infrastrutture che potrebbero non essere terminati prima di luglio.
A questo punto, quindi, il contratto potrebbe “saltare” e potremmo vedere l’ingresso in calendario del circuito di Brno. E questa potrebbe essere una possibilità concreta, visto che una tappa nell’est Europa sarebbe caldeggiata da Pirelli. E poi ci sarebbe BMW, che nel 2016 schiera due team e quattro piloti, tra questi c’è l’ex pilota MotoGp Karel Abraham, che in questi giorni debutta a Jerez su una S1000 del team inglese Milwaukee: suo padre è il proprietario del circuito di Brno.
Sicuramente in BMW avranno pensato che sulla pista del padre, il buon Karel potrebbe fare figura, portando un buon ritorno per la Casa e gli sponsor.
Probabilmente, però, l’interesse che i tracciati hanno verso la Superbike è di carattere prettamente economico, visto che il costo per ospitare il mondiale delle derivate di serie è relativamente basso e porta grandi introiti.
Basti pensare che il circuito di Imola ha chiuso il 2015 in attivo grazie anche alle 48.000 presenza del weekend dedicato alla SBK.
Questo grande ritorno economico spiegherebbe perchè a Monza si sta spingendo molto per avere anche questa freccia nella faretra, visto che l’utile della SBK andrebbe a compensare sicuramente buona parte della richiesta economica di Ecclestone per avere la Formula 1. Attualmente, il GP di Monza è salvo ma, sicuramente, nei prossimi anni servirà un concreto piano economico per cercare di tenere stretto l’evento.