Dopo l’infortunio al ginocchio rimediato nel 2021 per il “Morbido”, sono arrivate più delusioni che risultati positivi. Il rinnovo di Morbidelli con Yamaha potrebbe essere usato come condizione indispensabile per convincere anche Valentino Rossi
Franco Morbidelli è atteso da una stagione decisiva per il proprio futuro in MotoGP. La permanenza del pilota italiano in Yamaha, infatti, è in bilico. Eppure, l’avventura del campione del mondo di Moto2 nel 2017 era partita bene con la casa giapponese, passando prima per il team satellite Petronas. Dopo un 2020 complicato, nel 2021 era arrivata l’esplosione con tre vittorie e cinque podi che gli sono valsi la seconda posizione in classifica a fine anno.
Un infortunio al ginocchio nel 2021 ha frenato la progressione di Morbidelli, che dopo una lunga assenza è tornato al paddock da pilota ufficiale Yamaha in sostituzione Maverick Vinales, che nel frattempo aveva lasciato bruscamente Iwata.
Dal suo arrivo nel box ufficiale, Morbidelli è completamente “sparito”, non si sa nulla di quel pilota che puntava al massimo e che vinceva gare. Oggi nessuno mette in dubbio il fatto che il suo posto sia in pericolo, e si dubitava anche prima che finisse questa pre-stagione.
Una situazione che ha portato Yamaha a dare una sorta di ultimatum a Morbidelli, che oltretutto è in scadenza di contratto a fine anno.
Il primo pilota che in qualche modo è stato un “protetto” di Valentino Rossi è il compianto Marco Simoncelli, dato che la nascita della VR46 è successiva alla sua morte. Dunque il primo “alunno” della Riders Academy è stato proprio Morbidelli, il cui padre è amico da molti anni di Graziano, papà di Rossi. Da qui il romano è speciale per Valentino.
Non sorprende che tra i primi che continuano a spingere Morbidelli ci sia Valentino Rossi. Secondo una certa lettura della situazione, il rinnovo di Morbidelli con Yamaha potrebbe essere usato come condizione indispensabile per convincere Valentino Rossi a firmare l’accordo per il team satellite. Se c’è qualcuno che conosce bene Morbidelli altri non è che Uccio Salucci, direttore della VR46 e braccio destro di Valentino Rossi che sull’accaduto ha fatto una dichiarazione ai microfoni di Motorsport.com:
“Non so cosa gli succeda, ci sono diverse cose che non riusciamo a capire; speriamo che quest’anno riesca a tornare competitivo. Di certo c’è che l’Academy, e Valentino Rossi in prima persona, si concentrano per il 60% su Morbidelli e per il 40% sugli altri piloti; stiamo lavorando molto con lui“.