La frustrazione di Lorenzo dopo essere stato eliminato da Iannone a otto giri mancante del settimo GP nella stagione, è normale visto che gli costa la leadership nella classifica iridata. Per il maiorchino non basterà la sanzione avuta a calmare il pilota di Vasto.
di: RajaS
Anche se aveva problemi e stava perdendo posizione dopo posizione, Jorge finiva sicuramente a punti, forse abbastanza da mantenere anche se di poco la leadership nel campionato. Ma così non è stato perché Andrea Iannone è di nuovo arrivato a cannone al 8 giri dalla fine centrando la YZR-M1 che ha fatto volare Lorenzo nella ghiaia, fortunatamente senza grosse conseguenze fisiche. Ma il cuore del campione in carica è stato ferito due volte questo fine settimana, prima per la perdita di un collega pilota Luis Salom che era di Mallorca come lui, e poi per l’ingiusta fine della sua gara, sopratutto perché ora nel mondiale in svantaggio di 10 punti è lui.
Ecco le dichiarazioni di Lorenzo a GPone dopo il verdetto della Race Direction sull’incidente : “Quello che mi dà più fastidio è che non abbia nemmeno avuto il coraggio di chiedermi scusa. Tutti hanno visto quello che è successo, ma lui si è preoccupato solo di sapere se avessi avuto qualche problema alla moto oppure al motore. Per fortuna non mi sono infortunato, rimediando una botta. E’ già accaduto con Dovizioso e oggi è successo a me. Andrea fa sempre così, è pericoloso. Non riconosce mai le proprie colpe, pensa sempre sia colpa degli altri piloti oppure sfortuna, però tutti possono commettere degli errori. Chiedermi scusa sarebbe stato il minimo, dato che avrei potuto fratturarmi la clavicola o l’anca. Partire ultimo non basta perché dopo pochi giri potrà comunque recuperare. Nel calcio, quando un giocatore compie un fallo grave viene espulso e salta la partita seguente o più partite. Nel motociclismo invece bisogna compiere più infrazioni per essere puniti. Ricordo che in passato commisi una scorrettezza a Sepang e la direzione gara decise di farmi saltare la corsa seguente”.
Parlando della gara ha detto: “Sulla lunga distanza sapevo di calare come prestazioni, infatti il mio obiettivo era conquistare più punti possibili per il campionato. Avevamo poco grip, ho sofferto molto, mentre Rossi è stato bravo in queste condizioni, dimostrando di avere talento e velocità. La sua è stata una bellissima gara. Sta guidando molto bene ed è un grande esempio ed uno stimolo per tutti i piloti perché sta dimostrando che si può essere molto veloci anche dopo una carriera così lunga”.
Per quanto riguarda l’avvicinamento tra Rossi e Marquez, il tre volte iridato non si vuole pronunciare dando dimostrazione di buon senso nel rispetto del dolore e perché non vuole alimentare polemiche inutili.
foto: RajaS