Multe, il trucco dei vigili urbani contro i furbetti del disco orario I Da oggi non potrai più andare a giro senza questo oggetto
Multe stradali: come fa la polizia a elevare le sanzioni agli automobilisti giocando sulla loro buona fede e distrazione.
Non è solo l’automobilista a far ricorso a trucchetti ed espedienti di tutti i tipi per evitare le multe stradali, percepite peraltro come ingiuste e rivolte solo a far cassa. Anche la polizia ha numerose frecce al proprio arco per cogliere nel sacco gli automobilisti imprudenti, distratti e ingenui: a dimostrazione che il precetto contenuto nell’articolo 97 della Costituzione, secondo cui la Pubblica Amministrazione dovrebbe agire in modo trasparente e imparziale, è rimasto solo sulla carta.
Evitare la multa a volte sembra proprio impossibile. Immaginate di essere in forte ritardo per andare a lavoro e di non trovare assolutamente parcheggio. Che fate? Lasciate l’auto dove capita in modo poco rispettoso per il Codice della Strada? Qual è l’alternativa?
C’è anche chi per paura della contravvenzione, decide di darsi alla truffa più vecchia del mondo. Avete presente le persone che prendono la multa dal parabrezza di un’altra vettura? Bene, c’è anche chi arriva al livello successivo elaborando uno stratagemma che se viene alla luce dopo l’indagine di un poliziotto può portare molti guai all’autore dell’imbroglio.
Sosta a orario e gessetti dei vigili urbani
Come noto, nelle zone dove si fa più fatica a trovare parcheggio, come nelle località turistiche o nei centri urbani, viene imposta la sosta ad orario. Cosa significa? Che chi parcheggia ha solo un’ora (a volte anche meno) per sbrigare le proprie faccende e poi rimuovere l’auto. Il tutto deve essere attestato con un disco orario o un foglio di carta ben esposto sul tergicristalli anteriore ove si indicano la data e l’ora di inizio sosta.
Cosa fanno gli automobilisti per prolungare invece il parcheggio ed eludere il divieto? Dopo aver fatto ritorno al proprio veicolo, allo scadere del tempo massimo, piuttosto che spostare la macchina, cambiano la posizione della lancetta del disco orario. In questo modo, “aggiornando” in continuazione l’orario d’arrivo nel parcheggio si può evitare di prendere la multa per divieto di sosta.
Ma la polizia ha un sistema per scoprire il trucchetto. È stato segnalato che, in alcune città, gli agenti girano con un gessetto con cui fanno un piccolo segno bianco sulle ruote dell’auto. In questo modo, se una volta trascorso il tempo massimo previsto per la sosta tale segno si trova nella stessa posizione, significa che l’auto non è stata spostata ma ad essere modificato è stato solo il disco orario. Di qui scatta la multa.