Multe, se sali in macchina in questo modo la multa è una sassata I Assurdo ma è così, occhio
Quante volte siamo saliti in macchina senza pensare e abbiamo sentito il famoso biip delle cinture di sicurezza che ci avvisava del mancato allacciamento? Ecco questo, dal 1989 è obbligatorio e non rispettarlo è un vero salasso.
Proprio il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza figura tra le prime tre violazioni del Codice della Strada. Queste sono un sistema di sicurezza passiva che è fondamentale per proteggere il guidatore e i passeggeri in caso di incidenti.
L’articolo più infranto è il numero 172 del Codice della Strada che è espressamente dedicato alle cinture di sicurezza e ai sistemi di ritenuta per bambini elencando i soggetti che hanno il dovere di indossare le cinture e i veicoli dove vige questo obbligo. Nell’articolo si legge: “Il conducente e i passeggeri dei veicoli della categoria L6e, dotati di carrozzeria chiusa, … e dei veicoli delle categorie M1, N1, N2 e N3 … muniti di cintura di sicurezza, hanno l’obbligo di utilizzarle in qualsiasi situazione di marcia”.
Abbiamo detto che l’obbligo di indossare le cinture di sicurezza in Italia è datato 1989, ma solo ed esclusivamente per le auto e solo per il conducente e il passeggero posto sul sedile anteriore. Successivamente venne esteso anche agli altri tipi di veicoli e ai passeggeri.
L’obbligo di indossare le cinture di sicurezza è un articolo del Codice della Strada: pertanto, la sua violazione comporta sanzioni che prevedono sia una multa che la perdita dei punti sulla patente.
Le sanzioni per chi non mette le cinture di sicurezza
Chi viola l’obbligo di utilizzo delle cinture di sicurezza, può andare incontro a sanzioni, che vanno dalla multa alla decurtazione dei punti dalla patente, se la violazione è fatta dal guidatore.
Il tanto amato quanto odiato art. 172 del Codice della Strada annuncia chiaramente: “Chiunque non fa uso dei dispositivi di ritenuta è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 83 a 332 euro. Quando il mancato uso riguarda il minore, della violazione risponde il conducente, ovvero, se presente sul veicolo al momento del fatto, chi è tenuto alla sorveglianza del minore stesso”. Inoltre, se il conducente è incorso nella medesima violazione per due volte in due anni, può andare anche incontro alla sospensione della patente, da un minimo di 15 giorni a un massimo di 60 giorni.
Oltre a questo viene aggiunta una perdita dei punti sulla patente pari a 5 punti. Inoltre vi sono sanzioni anche per chi manomette il regolare funzionamento delle cinture di sicurezza, dovrà pagare una multa da 41 a 167 euro. Infine, chi commercializza, importa o produce dispositivi di ritenuta non omologati, deve parare un’ammenda da 866 a 3.464 euro.