La riforma del fisco avrà come obiettivo quello di semplificare e velocizzare i pagamenti agli enti locali, tra cui le multe stradali.
Facilitare e velocizzare servizi e burocrazia e di conseguenza semplificare anche l’accesso dei cittadini e i pagamenti: queste sono in parte le motivazioni della più recente riforma del fisco che tra le novità, consentirà di effettuare pagamenti delle imposte attraverso il metodo rapido e semplificato della domiciliazione bancaria o tramite altri metodi elettronici e digitali.
La riforma del fisco, tra i contenuti passati in rassegna, si è soffermata sulle multe stradali, con l’obiettivo di aggiornare il sistema delle entrate locali, semplificandolo per il cittadino e rendendolo più efficiente e veloce per gli enti. La misura, presentata da due esponenti della Lega, è contenuta in un emendamento che è già passato per l’approvazione della Commissione Finanze al Senato.
Ma in sostanza per i cittadini, in questo caso per gli automobilisti, cosa potrebbe cambiare relativamente al sistema multe? Quali sarebbero i vantaggi e gli svantaggi per i contribuenti, e quali quelli invece per gli enti di riscossione. Vediamo nel dettaglio quali sono le probabili novità in arrivo.
La misura avrebbe in qualche modo il compito di sanare anche una situazione di scarsa capacità da parte degli enti locali di riscuotere le entrate extratributarie, quali appunto multe stradali o mancato pagamento di servizi. A favore del contribuente, in questo caso dell’automobilista colpito da multa, lo sconto del 30% se decide di pagare l’ammenda entro cinque giorni dalla ricezione del verbale.
L’idea è quella di proporre un tipo di pagamento tempestivo e immediato, anche delle multe stradali, appunto come quello digitale o elettrico oppure la domiciliazione bancaria, in modo da ridurre sia le difficoltà per il contribuente ma anche le dimenticanze e soprattutto per velocizzare i processi sia di pagamento che di riscossione.
In Italia a registrare un tasso più elevato di difficoltà in questi processi di pagamento e riscossione, è il Centro Sud. La riforma del fisco vuole porre la sua attenzione proprio sul sistema fiscale locale, attraverso un’idea di autonomia finanziaria e l’attuazione del federalismo fiscale. Inoltre si vorrebbe conservare il principio di progressività: il caso in cui l’aliquota media aumenta al crescere della base imponibile.
La riforma propone anche di lasciare ampio spazio di scelta agli enti locali che possono decidere agevolazioni per i contribuenti, senza aspettare per esempio le rottamazioni a livello nazionale. Previsto anche il finanziamento totalmente autonomo delle funzioni degli enti locali tramite tasse proprie, aumentando anche i fondi che lo Stato mette a disposizione degli stessi.