Multe stradali, con la riforma del Cds queste infrazioni NON vengono sanzionate: prendi nota e non farti infinocchiare
L’ufficialità del riformato Codice della Strada prevede una stretta contro le infrazioni, ma alcune di queste non sono ancora soggette a sanzione.
Il nuovo Codice della Strada, ha introdotto certamente moltissime novità, tra regole più ferree e sanzioni più severe, ma ci sono anche infrazioni, ipotizzate, ma non entrate in vigore realmente, su cui si è discusso a lungo ma che alla fine non sono ancora diventate legge.
Il consiglio dunque è quello di conoscere approfonditamente l’argomento di cui si sta parlando, dunque il nuovo Codice, per non farsi trovare impreparati sulla strada, guidare in sicurezza, ma soprattutto, prendere nota di tutti quei comportamenti che invece non sono soggetti a sanzione.
Non solo, anche capire quali norme, a partire dalla data del 14 dicembre, sono diventate obblighi di legge, e quali invece non sono immediatamente operative. Significa che alcuni provvedimenti non sono entrati in vigore in tale data perché per farlo hanno bisogno di essere sostenuti da decreti attuativi dei Ministeri competenti.
Tali decreti attuativi hanno infatti il compito di suggerire agli utenti, i termini di applicazione della norma. Ma andiamo al nocciolo della questione e scopriamo quali sono quelli non immediatamente operativi, per non farsi sfuggire nulla e essere sempre sul pezzo, ma soprattutto non essere multati.
Nuovo CdS e multe: le infrazioni non ancora soggette a sanzione
Tra le infrazioni da contrastare, il divieto di guida in stato di ebbrezza, una norma che confine molti voci e punti e che, come più volte ascoltato e letto, prevedeva nelle sue premesse anche l’utilizzo per i recidivi, del dispositivo alcolock. Nell’individuazione delle sue caratteristiche, nella modalità di installazione e officine autorizzate al montaggio, rimanda a un decreto ministeriale da adottare entro 6 mesi dall’entrata in vigore del Codice.
Stessa storia per la questione monopattini e gli obblighi previsti per tali mezzi, quali casco, targa e assicurazione. Proprio quello che è il contrassegno identificativo adesivo e cioè la targa, nella misura dell’individuazione dei criteri e modalità di stampa, vendita e dei criteri di formazione delle combinazioni, è argomento rimandato al MIT e a un suo futuro decreto, fino alla cui emanazione non si potranno montare targhe sui monopattini.
Quelle in attesa di diventare operative
Sembra sia necessario un decreto attuativo che renda operativa anche la norma relativa al divieto di circolazione contromano: entro 60 giorni dall’entrata in vigore del Codice, il Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti, dovrà emanarlo al fine di individuare caratteristiche, modalità e tempi di attuazione della segnaletica obbligatoria relativa da posizionare nei punti di possibile infrazione.
Ma l’elenco non si esaurisce qui, c’è ancora la norma relativa alle auto storiche da collezione e alle modalità di accesso, quella relativa alla circolazione nelle isole minori, quella della revisione, delle corsie ciclabili o delle safety car, dell’educazione stradale e molte altre.