L’attesa è tanta e per questo, dopo una presentazione da urlo, vi è massimo rigore in casa Nikola One, dove si sta lavorando per poter presto portare sul mercato il primo camion ibrido elettrico a idrogeno. Come è stato spesso spiegato durante le presentazioni di questo mezzo innovativo, il suo grande punto di forza è legato alla sua propulsione. Sarà infatti totalmente elettrica con 320 kWh di batterie, da ricaricare per mezzo di una potente scorta di idrogeno e celle fuel.
Gli ingegneri dell’azienda sono impegnati in fase di perfezionamento del prototipo per riuscire così a porre le basi per la versione definitiva. Nikola e il suo staff sono interessati a capire come migliorare non solo il peso, ma anche le dimensioni di questo camion, che dovrà essere più largo e spazioso. L’idea è anche quella di poter prevedere l’aggiunta di un’eventuale seconda porta. Chi guiderà questo camion ibrido avrà a disposizione sia la connettività 4G che una Apple TV, oltre a un televisore 40″. Per non farsi mancare nulla!
Intanto, per migliorare anche il camion a livello di guida autonoma e di gestione, l’azienda ha riunito un attento team di sviluppo software. Nikola One potrà infatti guidare da solo, in modo autonomo, oltre a prevedere una serie di notifiche che avviseranno l’autista in merito alla tratta da percorrere, al fine di massimizzare il risparmio su ogni tragitto effettuato.
Al momento la società ha già raggiunto ben 8 mila preordinazioni che, aggiunti ai già esistenti accordi verbali, potrebbero portare a un numero complessivo di 25 mila ordini. Nel giro dei prossimi due mesi però arriveranno le novità più importanti: Nikola rivelerà i nomi delle flotte e soprattutto delle aziende sponsor che hanno già stretto accordi di collaborazione per ottenere One.
Nikola One rappresenterà la massima rivoluzione del settore elettrico che dopo aver aperto positivamente alle automobili, accoglierà così altri mezzi di trasporto. In base alle prime stime pare che 5 mila esemplari saranno prodotti a partire dal mese di ottobre 2020. La produzione avverrà negli stabilimenti in Tennessee, dove si terrà anche la successiva produzione di massa prevista per il 2021. I test su strada invece cominceranno nel 2018.
La società, più solita che mai, può contare su un finanziamento da 110 milioni di dollari che si affianca all’intenzione di assumere fino a 100 persone in quattro mesi.