Non vedrai più veicoli di questo noto marchio automobilistico I Nessuno pensava potesse succedere

Arcimoto venne fondata nel 2009 ad Eugene una località dell’Oregon negli Stati Uniti d’America. Sembra proprio che la casa sia sempre più vicina al fallimento dopo un decennio scarso di attività. L’ultimo modello FUV era come un go-kart sportivo ed elettrico

Agli inizi la startapp si contraddistinse per la sua capacità di pensare fuori dagli schemi. Al debutto sembrava voler cambiare il mondo e in effetti il suo progetto delle motociclette era molto ambizioso, dedicato a chi desiderasse un veicolo smart con una spiccata vocazione allo svago e al divertimento.

Dopo il massiccio investimento iniziale, intorno ad Arcimoto si creò una certa credibilità ma non tutte le startapp innovative riescono a sopravvivere alla prova del libero mercato, soprattutto perchè se la somma di denaro spesa non si ripaga da sola nel giro di qualche anno i rischi di fallire sono davvero alti.

Invece delle consegne, sono arrivati i licenziamenti (100 dipendenti) e le casse aziendali hanno cominciato a esaurirsi. Nelle intenzioni del marchio i veicoli vivaci prodotti avrebbero dovuto ricevere molto interesse da parte di aziende private del settore turistico e raggiungere in poco tempo la produzione di massa.

Negli anni, Arcimoto ha visto salire la quotazione del marchio ad un miliardo per poi scendere inesorabilmente. Dopo circa dieci anni, infatti, è emersa una situazione tutt’altro che rosea. La casa ha lanciato quello che suona di fatto come un ultimatum per i suoi investitori affermando tramite un portavoce: “Abbiamo interrotto la produzione per tutelarci dal rischio di una bancarotta. Se non arriveranno ordini o altri fondi saremo costretti a cessare le operazioni“.

Con FUV sull’orlo fallimento

I prodotti del marchio sono quasi esclusivamente costituiti da piccoli mezzi elettrici con tre ruote soprannominati FUV o Fun Utility Vehicle, una sorta di furgoncini con due ruote frontali ed una posteriore completamente eco friendly e capaci di ospitare due persone. I collaudatori li hanno definiti “divertenti come go-kart sportivi” ma evidentemente questo non è bastato sbloccare il numero degli ordini.

Le macchinette a tre ruote avevano velocità massima di 120 km/h e accelerazione 0-100 in poco più di 7 secondi. Nella versione più economica batteria da 12 kWh per 100 km di autonomia. L’obiettivo era quello di arrivare, a regime, a un prezzo d’attacco di soli 12 mila dollari.

Appena 252 veicoli negli ultimi sei mesi, non sono per niente sufficienti per allontanare lo spettro del fallimento e cosi la casa indipendente nordamericana di Arcimoto che sembrava destinata al successo ha finito solo per rovinarsi con le sue stesse mani.