Novità assoluta su Google Maps: anche qui ora appaiono le localizzazioni esatte dei posti di blocco | Non rischi più la patente
Una novità sull’app di navigazione Google Maps, potrebbe rendere felici molti automobilisti, ma potrebbe avere qualche limite sin dalla nascita.
Ma quanto sarebbe grandioso se le funzioni migliori di Waze potessero essere integrate laddove magari Google Maps manca di qualche accorgimento? Verrebbe fuori un sistema di navigazione estremamente vantaggioso, efficace e innovativo. Il meglio di entrambe le due applicazioni più scaricate e più famose per i viaggi in auto.
Perché è risaputo che uno dei punti di forza dell’app di navigazione Waze, forse quello in cui invece Google Maps dimostra qualche limite, è proprio il livello di interazione in tempo reale della sua community di utenti. Ognuno infatti può aggiungere informazioni fondamentali sulla tabella di marcia.
Per esempio segnalare un incidente, un nuovo cantiere, una coda improvvisa per via di un’auto in avaria, in modo che l’app possa mostrare questi “disagi” in tempo reale a tutti quanti gli utenti che stanno usando Waze su quel dato tratto di strada. E nella varietà di cose da segnalare, anche la presenza di magari nuovi autovelox.
Non spostandoci troppo di argomento, si potrebbe segnalare anche quella di un posto di blocco. Ebbene questa potrebbe essere la novità assoluta e che ha veramente del sorprendente: in India, precisamente a Bangalore, sembra che degli utenti abbiano trovato un sotterfugio.
Google Maps come Waze: la funzione “importata”
Quello di aggiungere questa funzione più tipica di un’applicazione come Waze, la localizzazione delle postazioni delle autorità, a quelle già presenti su Google Maps, in particolare localizzando esattamente la posizione di pattuglie della Polizia. Ma non fatevi prendere dall’euforia.
Sebbene molto intuitivo e utile per gli utenti che andrebbero a utilizzare Google Maps, questa aggiunta forzata alla fine non garantirebbe che il posto di blocco rimanga in quella posizione fissa a lungo. Anzi, in modo scaltro, la Polizia potrebbe accorgersi del trucco, magari aprendo l’app di navigazione, e volendo cambiare di proposito posizione per adempiere alle sue verifiche.
Una novità forzata e a rischio: la localizzazione dei posti di blocco
Infatti sebbene in questo caso localizzare un posto di blocco serva agli automobilisti, con tutte le buone intenzioni, non si sa se questo strumento possa servire anche, nella miriade di gente corretta, a qualche malintenzionato per eludere i posti di blocco, complicando di molto il lavoro degli agenti e mettendo a rischio la sicurezza di tutti.
Poi c’è anche un’altra questione più tecnica, quella informatica, e cioè come potrebbe intervenire Google rispetto a questa probabile modifica da parte di utenti senza alcuna autorizzazione. Fino ad adesso sembra non esserci stata nessuna ritorsione o intervento per rimuovere queste localizzazione “fai da te”, ma di certo nel caso il fenomeno dovesse aumentare di diffusione, saranno le stesse autorità e anche il colosso informatico ad intervenire.