Le principali città italiane sono alle prese con blocchi della circolazione e divieti di ingresso Ztl, spesso un disagio per i cittadini e anche un costo.
Tutte le principali città italiane sono alle prese con le nuove e sempre più stringenti politiche ambientali di limitazione e prevenzione delle emissioni da traffico, sia a livello delle amministrazioni locali che nazionali. Sicuramente un aiuto alla condizione ambientale e climatica ma spesso anche un disagio per i cittadini.
Non solo a livello di mobilità, specie se immaginiamo quanto possa essere difficile muoversi in città come Milano o Roma, ma anche di costo. L’accesso a molte aree Ztl cittadine vedrà un aumento del prezzo del ticket. Milano tra le principali città italiane sempre in prima linea nelle politiche di controllo, limitazione e prevenzione delle emissioni prodotte dal traffico cittadino ai danni dell’ambiente.
Già a partire da ottobre, sono previste nuove regole più stringenti. In particolare dal 2 di ottobre non potranno più fare il loro ingresso nell’area B, che poi sarebbe la Ztl che abbraccia gran parte della città, attiva dal lunedì al venerdì dalle 7,30 alle 19,30, camion e tir, ma anche pullman di dimensioni superiori a 5 tonnellate.
Parliamo di quelli che non sono dotati di sistemi di rilevamento di ciclisti e pedoni o di adesivi che indicano l’angolo cieco. Anche dopo i tristi recenti episodi mortali. C’è il diritto alla proroga fino a dicembre 2024 per coloro che sono impegnati in un contratto di acquisto di tali dispositivi. Ma non finisce qui, perché da ottobre 2024 i divieti si allargheranno.
Sarà infatti il turno mezzi più piccoli, camion dalle 3,5 alle 12 tonnellate e pullman fino a 5 tonnellate, anche in questo caso possibilità di proroga fino all’anno seguente. Inoltre dal 1°ottobre 2023 Milano aprirà la “fase 2” per l’Area B: riduzione degli ingressi previsti per conducenti di veicoli a benzina fino a Euro 2 e diesel fino a Euro 5. Invece per l’Area C, quella del centro, sono previsti aumenti del prezzo del ticket di ingresso.
Anche la capitale sappiamo essere interessata a più livelli da blocchi e divieti alla circolazione in alcune aree, per esempio nella cosiddetta Fascia Verde. C’è stata una proroga dei provvedimenti oggi in vigore sino almeno a novembre, in attesa di nuove decisioni. Il divieto per la Fascia Verde prevede che dal lunedì al sabato non debbano circolare veicoli a benzina e diesel pre Euro 1, Euro 1, Euro 2, auto a diesel Euro 3, ciclomotori e motoveicoli benzina e diesel pre Euro 1 e Euro 1.
Non solo in Italia, per esempio anche la politica britannica si è molto concentrata sull’argomento emissioni, tanto è vero che entro la fine del 2024 almeno 14 città inglesi limiteranno l’accesso ad alcune aree e quartieri a veicoli endotermici. La stessa capitale, Londra, dal 29 agosto imporrà l’Ultra Low Emission Zone: 32 quartieri, molti centralissimi, vietati ai veicoli con motore a combustione.