Nuovo Codice della Strada, dal 1° Marzo scatta l’operazione ‘straccia patenti’ | La nuova legge è devastante
Mancherebbe poco all’attuazione definitiva della riforma del nuovo Codice della Strada, che prevede un inasprimento delle sanzioni per i trasgressori.
È dallo scorso 2023 che in tema di sicurezza della circolazione e sulle strade, non si fa altro che parlare della debuttante riforma del Codice della Strada, una revisione e un aggiornamento delle principali norme che regolano le leggi della mobilità sulle strade italiane.
Se a settembre 2023 era stato approvato il testo definitivo dal Consiglio dei Ministri, oggi siamo in attesa di vederne l’attuazione definitiva e reale, attesa per marzo. Intanto la Commissione trasporti della Camera ha passato in esame il ddl e i circa 770 emendamenti.
Superato l’esame in Senato nel mese di marzo, il nuovo Codice della Strada si potrà dire ufficialmente in vigore. L’obiettivo della riforma del CdS è quello di incrementare la sicurezza per i conducenti, per i pedoni e per i ciclisti, ma soprattutto rendere più severe e rigide certe sanzioni relative a pericolosi comportamenti su strada.
Infatti gran parte dell’attenzione più grande è come sappiamo essere riservata al tema della guida in stato di ebbrezza equiparato, da un emendamento al ddl, per gravità e sanzioni, a quella sotto l’effetto di stupefacenti. Nei casi di rilevamento di una di queste due situazioni, le Forze dell’Ordine procederanno con la sanzione già dopo un primo controllo.
Codice della Strada, le nuove regole a partire da marzo
In sostanza è sufficiente che il conducente , per essere colpevole dell’infrazione di guida in stato di ebbrezza, sia alla guida dopo aver assunto alcool o droghe, anche senza essere in uno stato alterato. Nel presente le cose sono leggermente diverse: è necessario accertare la presenza di tracce di alcool o stupefacenti nel sangue o comunque uno stato evidente di alterazione psico-fisica.
Un punto, quello dell’alcool e della droga al volante, molto caro allo stesso Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini. Infatti oltre a una pesante multa, che nel valore sembra essere cresciuta con la riforma del Codice, la guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti prevede sospensione e ritiro immediato della patente di guida.
Patente a rischio: guida in stato di ebbrezza e uso di stupefacenti
A partire da 3 anni, il tempo lo decide la gravità del fatto commesso, specie se di mezzo c’è un incidente mortale. Come ricordiamo anche per i recidivi non ci sarà alcuna pietà, perché viene richiesta la presenza dell’ “alcol lock” a bordo dell’auto, che impedisce l’accensione del motore se il conducente ha fatto uso di alcool.
Casi meno comuni come minorenni beccati alla guida ubriachi o dopo aver assunto droghe, non potranno conseguire la patente di guida fino al compimento dei 24 anni. Queste solo alcune delle novità che troveremo nel nuovo Codice della Strada.